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Comune di Arezzo
mercoledì, Ottobre 23, 2024

Vocabolario Aretino (C)

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Fè cadere ‘l pan de mano

A B C D E F G I L M N O P Q R S T U V Z

Cacàccioli Pallottoline di carta masticata, (per gioco venivano tirate con elastici e cerbottane.)
Cacamme Tutto fondoschiena.
Cacasentenze Sputasentenze.
Cacchiòni Spuntoni delle penne.
Cacina Meschina al femminile “hai fatto una figura cacina”.
Cacio Formaggio.
Cacona Paura.
Caggére Forma antica di cadere.
Caione Porcheria, ragazza molto brutta
Calcagnolo Calcagno.
Caldare Scoprire, “ero lì co’ la sù cìtta el su babo me caldò”!
Calìa Persona noiosa, che fa storie.
Callare Diminuire.
Caluvìa Favilla, scintilla di fuoco.
Calzinotto Calzino.
Calzo Zeppa, pezzetto di legno per calzare mobili che dondolano.
Cami I camion.
Cammarilla Tresca, accordo nascosto.
Can guasto Persona con handicap motorio (“Va via che sembra ‘n can guasto”)
Candèpela Edera.
Cannata Grossa batosta, soprattutto economica! “M’ha dato el conto…Madonna che cannata!”
Canterano “cassettone” mobile di legno fornito di “cantere” cassetti piuttosto grandi per la biancheria.
Canto Angolo formato da due muri, si usa per denominare alcuni punti della città.
Cantone L’angolo del focolare .
Canzonarìe Prese di giro, derisioni.
Capegli Capelli.
Càpera Capra.
Capirotti Arance di buon sapore, ma con una parte da buttare perchè marcita, spesso tolta da chi le vendeva a basso prezzo.
Capitondolo Capitombolo.
Capitoni Alari del focolare.
Capone Chi ha la testa grossa, persona testarda.
Carabattole Masserizie, oggetti di poco valore.
Caratello Piccolo barilotto di legno.
Carbunina Antitarme, naftalina venduta a scaglie.
Carcare Caricare.
Carcioffo Carciofo.
Caristìa Carestia.
Carola e Tonio a una festa da ballo Dalla radice ai germogli in terra d’Arezzo

Tonio: Come s’è bella stisera Carola!
Un t’arcunuscivo manco tutta inghingheréta a sto modo!…
Me pére d’essere artonno ai nostri tempi..quande ce se fidanzòe e s’andette a quella festa in tu Rezzo!..
Carola: Caro Tonio!… gna fére onore a la nostra nepote che oggi fa el fidanzamento caporéle!!
Tonio: Ma s’è proprio gnurante un c’è che dire!
Se dice fidanzamento ufficiéle!…
Carola: Uh! Come véi per il suttile..tanto fae capiténo, caporéle ufficièle o un’è l’istesima?!!
Ma anco tu Tonio s’è bello oggi col tu vistito novo, tutto rimpulizzito! Vieni qua a sidere in questa seggela che c’è posto, tra poco arrriveno gli invitéti, féno proprio una bella festa soneno el grammofeno e pù déno da mangére i pasticcini e da bere!… (entra un gruppo di giovani e ragazze fanno un gran baccano saluti, auguri, risate)
Tonio: Carola ecco la nostra nepote coi su amici el su fidanzéto..mira com’è bella!!
La nipote:ciao nonnina ciao nonnetto, vi presento il mio fidanzato! Carola: Qua la mèno giovanotto e tiene sempre da conto la mi’ nepote!
Il fidanzato: non dubiti, ora se permettete facciamo quattro salti con i nostri amici!
La nipote: anche voi ballavi ai vostri tempi vero?
Tonio: Certo!.. E che marzucche, che valzirini!
La tu nonna ballèva cusì bene che sembrèva un frullino..
Ma andète a divirtivve!.. (si sente una musica indiavolata, moderna che i giovani ballano dimenandosi tutti)
Carola: Accidenti che museca ‘ndiavolèta, m’asurdisce guarda quelle dù coppie come se dimeneno sembra che aisseno el palleteco!
Oddio Tonio quei dua là se dèveno sintì mèle che se son rialzèti subbeto!!
Tu me dichi sempre che s’ho rimèsta arretrèta…sirà…ma me père d’essere ‘ntu un manicomio, o tur’un’ospedèle un do ce sono quelli ch’èno el palleteco!!..
Guarda quello!..pare che letichi co la fidanzèta!..
L’ha dèto uno strattone, la manda via pù l’arpiglia, pù l’arbutta lonténo!! Ora che féno?..
Mio! Se metteno tutti in fila, féno un saltillìno, come quande noaltri da bighini se giochèva a campagna!!
Tonio: O Carola come se dimeneno!
Sdringheleno le mèni in alto! ..tremeno tutti!.. sembra come quande se vidde el film de negri che ballèveno! Madunnina!.
Me fèno girère lo stommeco a mirèlli!..
Carola: Meno mèle ch’è funita questa museca!
Altro che le marzucche dei nostri tempi!
Un ci’arcapisco un chèvelo coi balli d’oggi giorno, se vede che semo fatti vecchi! (chiama la nipote) Rosina un potaresti mettere un disco un po’ meno ‘ndiavolèto?!
Nipote: Subito nonnina! (si sente la musica lenta!
I giovani ballano tutti abbracciati, quasi sempre in un mattone). Carola: Scuseme Tonio, ma ‘n te père che se stringheno troppo!
Mira quella taccagnotta com’ha misso i su bracci gnudi atorno al collo de quel citto..père che lo voglia strangolére!..
Ai nostri tempi se stèva lontèni un miglio e certe cose un se faciveno manco doppo cinque anni de fidanzamento!
Amira quelo screanzèto come soffia ‘ntu l’urecchie de quella citta!!
E quel’altro come scende le mèni verso el dereténo.
Ma pù un sembra manco che balleno, stèno sempre fermi ‘ntu quel mattone?!..
Tonio: Peroe anco noaltri quando se faciva a l’amore, che vinivo a chèsa tua, la tu mamma ce faciva la guardia.. quando sonnecchièva, io de sotto la tavéla allunghèvo le mèni e tu me le strignivi mentre facivi finta de fère la calza!..
Carola: Questo è vero!.. ma nun se faciva mica quel che fèno oggi! Guarda quello con l’occhi arvolti al tetto come sbaciucchia quella citta!.
Se stringheno coe se fusseno soli!!
Una volta certi versi un se faciveno!!
Tonio: E’ ragione! Un c’è più timor de Dio, quei versi se faciveno noi giovanotti un tul Borgo de le Fosse, un do c’erano le chèse che la Mirlìni ha fatto chiudere!!
Carola: Ah! Donqua s’è ito anco tu ‘n quel borgo?!..
Oh Tonio un cridivo mèi che tu m’encornasse a sto modo! (cambia musica, è un walzer)
Tonio: Un fére la stupeta! Alora un te cunuscivo mica!
E ‘n cumincère a frignère e brontolère, facimo piutosto questo valzirino anco noaltri, un semo mica ancora tanto vecchi, gna essere sempre in aligria, cusì come dice Maìche Bongiorno, e pensiemo a la salute pensiemo!!!
Guidelli Giuseppe (Beppe del Fuggi)

Castrone Uomo buono a nulla
Catello Oggetto di qualità infima, che si rompe subito (es: un orologio da polso o un motorino)
Catorcio Chiavistello, persona o cosa ridotta male.
Cavallone Grossa onda nel mare
Cavo Contrazione di cavato, tolto.
Cavolella Qualità di cavolo poco pregiata anche per la testa di un uomo con calvizie incipiente
Cazzabubbolo Persona sciocca, di poco conto. Anche per, qualsiasi ammennicolo, soprattutto quando non funziona bene “Dove se’nfila ‘sto cazzabubbolo?”)
Pronome usato al posto di ci “ce piace”!
Cècce A Mettersi a sedere.
Cecia Scaldaletto a brace.
Cenciata Grossa sconfitta al gioco; carte o altro “gli ho dato una cenciata”.
Cendara Cenere.
Cerbo Acerbo.
Chécio Cacio.
Cheje Che – aggiungere una lettera o una sillaba è molto comune,”meje, teje”.
Chiappare Acchiappare, prendere.
Chiappino Era un gioco dei bambini che si rincorrevano per acchiapparsi.
Chiattita Dormita.
Chiavica Per gli aretini era un modo molto usato per indicare il punto del Corso, allora Borgo Maestro che s’incrocia con via Garibaldi nei pressi del bar.
Chicco Caramella infilata in un bastoncino.
Chinchesia Chiunque.
Chiocchino (Fare) marinare la scuola.
Chiocco Botta, colpo.
Chiòrba Testa grossa. Ha una chiòrba che unn la regge.
Chiorbone Testone, lento a capire.
Chiorochiochiò Voce a chioccia.
Chiuvélle Nessuno (di quelli che vorresti) ” chi c’era? chiuvèlle!”
Chjocco Botta.
Chjòcheno Stupido, credulone .
Ciaccia Focaccia.
Ciacciare Impicciarsi, curiosare.
Ciancia Moina, complimento.
Ciancioso Chi fa o riceve moine.
Cianfo A A volontà.
Cibeca Chiaccherona, buona anulla, (usato solo al femminile.)
Cidròne Cetriolo.
Cignare Battere con la cintura ( “Fa’l bravo, sinnò te cigno!”)
Cignata Urto fortissimo, batosta (“Ha battuto ‘na cignata co la machina!”)
Cignolino Cinturino dell’orologio.
Cilacca Botta, colpo sonoro, ceffone.
Cimbanella (Andare in) essere brillo, smoderatamente euforico.
Cimiccare Accennare.
Cinnitòio Mattarello.
Ciòmbare Ammaccare.
Citrose Ritrose, capelli ribelli al pettine.
Cittino Diminutivo di citto.
Cìtto/a Ragazzo/a, per un’aretino questa parola vale quanto Alò.
Ciufelo Zufolo.
Ciundriana Donna molto trascurata nel vestire.
Coccomero Per cocomero.
Codirone Il coccige dell’uomo.
Cogliombero Coglione. (in modo elegante)
Coglione Persona che, per carattere, non capisce molto; ma anche detto a chi lo fa di proposito “Sta firmino, ‘n fere ‘l coglione”!
Coltrone Coperta pesante invernale.
Commedo Comodo.
Compagno Uguale.
Compiccìare Lavorare senza conclidere.
Com’un pollo cieco Avere tutte le attenzioni per vivere nell’agio e nel benessere “stò com’un pollo cieco”.
Concio Conciato. Detto a persona in stato disastroso per vari motivi. Anche letame.
Condire E’ anche picchiare “se te chiappo te condisco io”.
Covaccioni Seduto sulle calcagna, accovacciato.
Cristjéno Persona in generale.
Crostello Un pezzetto di crosta di una fetta di pane indurito.
Cucchiumare Sistemare, conciare per le feste, o, prendere in giro.
Cuccumeggia Reverenziale.
Cuccumelle Moine.
Culaccio Il fondo di bicchieri, bottiglie, ecc…
Culino Arnese per filtrare liquidi.
Cumbrugliùme Crepuscolo.
Cunigliolo Coniglio.
Cunumìa Economia.
Curdillina Camiciola Intesa tra più giocatori per far perdere qualche compagno e poi Dividere.
Curìre Correre.
Cusì Così.
Cuzzi cuzzi Espressione usata in famiglia, quando i bambini hanno la tosse; quasi per guarirla.

 

Vocabolario Chianino A B C D E F G H I L M N O P Q R S T U V Z

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