Il supermercato e la farmacia sono due icone dei nostri giorni. Sono sempre aperti e sempre di più localizzati nella stessa sede commerciale. Abbiamo sintomi derivati da una errata alimentazione ed invece di modificare il proprio stile alimentare si passa in farmacia per acquistare medicine per curare questi sintomi.
Esempio: hai reflusso gastro – esofageo invece di modificare la propria alimentazione si prende un farmaco anti acido. Hai il valore dei trigliceridi e colesterolo elevati si prende un farmaco anziché cambiare alimentazione. Hai un intestino irritato con dolori, meteorismo, stipsi? Altri farmaci.
Una errata alimentazione può generare patologie degenerative croniche, decadenza estetica e funzionale.
Si vive nella medicina della sintomatologia, ad ogni segno e sintomo clinico abbiamo un farmaco. Si può accedere alla farmacia sempre aperta, senza pensare a modificare la propria alimentazione. Cambiare questo atteggiamento si può. Gran parte della nostra salute dipende dalla mano che sceglie e porta il cibo dal piatto alla bocca. Sta a noi a guidarla. Assumere farmaci senza modificare una errata alimentazione genera il rischio di non guarire, ma di cronicizzare la malattia, perché non si rimuove la causa.
Farmacia e supermercato sono due icone del nostro sopravvivere, senza pensare.
Con la consapevolezza si può andare al super mercato ad acquistare il proprio cibo. Si può passare in farmacia in caso di necessità. Ma tutto con una scelta consapevole: protagonisti della propria salute. Non consumatori passivi di cibo e di farmaci. Oltre al supermercato e alla farmacia si può passare anche in libreria per vivere con più consapevolezza.
La conoscenza genera salute, gioia.
L’ignoranza, intesa come non conoscenza, può generare malattia, tristezza, mancanza di vitalità.