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venerdì, Marzo 29, 2024
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Ai Stories: Ciò che è di Storia

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Le lettere sbiadite, la carta troppo sottile, quelle sporadiche macchie di muffa. Quando fu ricoverata Storia non si sentiva bene ormai da molto tempo.

– Ha qualcuno da avvisare? – aveva chiesto il primario. Storia aveva scosso il libro: nessuno.

Storia abitava in un angolo della vecchia biblioteca. Le ricerche si facevano su internet. In internet si leggevano solo i titoli. E di titoli, Storia, ne aveva pochi. Tutti paragrafi. Per molti troppi e troppo fitti. “Stancano gli occhi”, dicevano. Per questo era finita in quell’angolo polveroso insieme a vecchi saggi che nessuno leggeva più.

Abitava in solitudine ma non aveva mai perso quella sua curiosità innata. Storia ascoltava, qualsiasi cosa. Ascoltava i bibliotecari quando parlavano tra loro commentando i titoli appena letti sui quotidiani. Ascoltava gli avventori della biblioteca sfogliando titoli in cerca di avventure. Ascoltava la televisione dell’appartamento dal quale la divideva un solo, fragile, muro. Ascoltava a scuoteva il libro. Ma come!? Ma perché?!

La storia si ripeteva e Storia non se ne dava pace.

– È tutto scritto!!! – diceva fra sé. È tutto scritto, sì, ma ciò che è scritto va letto, se no non serve. E ciò che si legge va ricordato, se no non serve. E ciò che si ricorda va messo in pratica, se no non serve. E Storia s’era ammalata, perché non serviva.

Fu sistemata in una stanza piena di libri. Vecchi, malandati, ciascuno utile a modo suo, ma inutile per tutto il resto. Le furono date le prime cure. Si riprese, per qualche giorno, ma poi fu vittima di un nuovo crollo.

– Bisogna che qualcuno venga a farle visita! Forse parlando, raccontandosi, troverà la forza di guarire. – confidò il primario all’infermiere.

– Ma chi ha voglia, ormai, di starla a sentire? Facciamo un reel? – rispose quello.

 

Si segnala che l’immagine è parte di un processo creativo che ha chiamato in causa l’intelligenza artificiale. Da qui il nome della serie “Ai Stories”.

Ai Stories: Natale di frutta

Ai Stories: La distrazione

Ai Stories: Zanzare e design

Ai Stories: La scala nel sentiero

Ai Stories: L’albero e il pettirosso

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Gianni Micheli
Gianni Michelihttp://www.giannimicheli.it
Gianni Micheli Giornalista, scrittore, regista, attore, musicista e collezionista di storie. Sulla carta, sul web, in teatro e a scuola, ha una particolare predilezione per la scrittura creativa, la drammaturgia dedicata all’infanzia, la multiculturalità e per il teatro civile. Dal 2012 è uno degli autori della Staffetta di Scrittura Creativa organizzata da BiMed (Biennale della Scienze e delle Arti del Mediterraneo). Nel 2020 è uscito Testone il piccione, Vertigo Edizioni. Nel 2021 con Lezioni d’amore e di chitarra, Edizioni Helicon. Ha collaborato, tra gli altri, con Stefano Massini, Ottavia Piccolo, Amanda Sandrelli, Dario Brunori, Margherita Vicario, Moni Ovadia, Marisa Fabbri. È apparso sulla Rai e La7. Parte dello staff di Officine della Cultura è responsabile dell’ufficio stampa di alcuni importanti festival nazionali. È tra i fondatori dell’Orchestra Multietnica di Arezzo. www.giannimicheli.it - www.giannimicheli.eu

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