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martedì, Luglio 9, 2024
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Ai Stories: La distrazione

di Gianni Micheli

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C’era una volta una piccola scuola con una piccola classe curata da una sola maestra: Nasi Poste.
Piccola era la scuola, piccola era la classe, piccoli erano i bambini ma la maestra Nasi, ogni giorno, si sentiva circondata da grandi problemi.
“Il quotidiano è testardo!” pensava la maestra Nasi mentre cercava di spiegare ai piccoli della sua classe la differenza tra magma e lava nello stesso tempo in cui doveva letteralmente tirarli fuori da: una parolaccia appena imparata, una paura appena arrivata, l’ultima canzone entrata in testa, l’ultimo film passato in tv, la voglia di andare al parco, la voglia di tornare a casa, il desiderio di avere quel gioco, il gioco di avere quel desiderio, il tradimento di un amico, l’amico che piange perché si sente tradito, il mondo che pare sia impazzito… e così via.

“Il quotidiano è testardo e malevolo” pensava la maestra Nasi ma la sua piccola scuola doveva essere un mondo di studio, ricerca, apprendimento, gioco, amicizia, speranza e felicità. Un mondo piccolo, certo, ma pur sempre un mondo. E così non era.

“Il quotidiano è testardo, malevolo e impiccione!”

Un giorno la maestra Nasi si presentò in classe con un’idea.

– Scrivete su un foglietto la cosa che vi distrae – disse ai suoi piccoli studenti. – Poi accartocciatelo e buttatelo via!

All’inizio non fu semplice.

– Ma quale cosa che mi distrae devo scrivere maestra?

– Quella che… ti distrae!?

– Quella che mi distrae dalla lezione?

– S…

– O quella che mi distrae mentre scrivo la cosa che mi distrae?

– Tutte e…

– E se mi distraggo mentre sono distratta dallo scrivere la cosa che mi distrae devo scrivere la cosa che mi distrae su un altro foglietto o posso usare lo stesso?

– Ma…

– Maestra ma io sono distratto?

– Maestra io mi sono distratto ma non mi ricordo…

Poi le cose cominciarono a cambiare. Il cestino iniziò a riempirsi. I suoi piccoli studenti cominciarono a restare più attenti, concentrati, sorridenti.

Ma il quotidiano, si sa, è testardo, malevolo, impiccione e contraddittorio.

Tutta quella carta nel cestino fece pensare la custode che, anziché svuotare il cestino, fece un esposto alla dirigente che, anziché motivare la custode, fece un richiamo alla maestra che fu invitata a esporre le sue ragioni.

– È come un gioco.

– Un gioco?

– Un gioco per combattere la distrazione.

La maestra Nasi declarò i risultati ma la dirigente fu categorica: i genitori avrebbero dovuto pagare la carta necessaria. E i genitori furono perentori:

– Abbiamo già dato una risma di carta a testa, non ne compreremo altra!

Quel giorno, per la prima volta, la maestra Nasi calcolò il tempo che ancora le occorreva per andare in pensione. Troppo. Così si riscosse e disse ai suoi bambini:

– Cercate nel cestino le vostre distrazioni. Oggi le porterete a casa.

Per i bambini fu un giorno fantastico e un gioco meraviglioso. Fu il primo giorno in cui un esercizio li prese a tal punto da non accettare distrazioni.

– Domani lo rifacciamo?

Si segnala che l’immagine è parte di un processo creativo che ha chiamato in causa l’intelligenza artificiale.
Da qui il nome della serie “Ai Stories”
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Gianni Micheli
Gianni Michelihttp://www.giannimicheli.it
Gianni Micheli Giornalista, scrittore, regista, attore, musicista e collezionista di storie. Sulla carta, sul web, in teatro e a scuola, ha una particolare predilezione per la scrittura creativa, la drammaturgia dedicata all’infanzia, la multiculturalità e per il teatro civile. Dal 2012 è uno degli autori della Staffetta di Scrittura Creativa organizzata da BiMed (Biennale della Scienze e delle Arti del Mediterraneo). Nel 2020 è uscito Testone il piccione, Vertigo Edizioni. Nel 2021 con Lezioni d’amore e di chitarra, Edizioni Helicon. Ha collaborato, tra gli altri, con Stefano Massini, Ottavia Piccolo, Amanda Sandrelli, Dario Brunori, Margherita Vicario, Moni Ovadia, Marisa Fabbri. È apparso sulla Rai e La7. Parte dello staff di Officine della Cultura è responsabile dell’ufficio stampa di alcuni importanti festival nazionali. È tra i fondatori dell’Orchestra Multietnica di Arezzo. www.giannimicheli.it - www.giannimicheli.eu

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