Inglesi, francesi, finlandesi, italiani; residenti e visitatori: decine di persone hanno partecipato alla passeggiata sul fiume per ammirare il ponte romanico recuperato. Un tempo scenario di romantiche proposte di matrimonio e merende tra bambini, il ponte era caduto nel dimenticatoio, nascosto da un fitto intreccio di edera.
Lisi, Direttore Generale del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno, ha spiegato che la manutenzione ha ridotto il rischio idraulico e restituito fruibilità al territorio.
Norcini, Assessore del Comune di Capolona, ha sottolineato l’obiettivo di valorizzare l’area e i suoi prodotti locali, mentre il sindaco Francesconi ha dichiarato che il ponte entrerà a far parte del patrimonio storico-culturale del comune.
La passeggiata è partita dalla Pieve di San Martino, attraversando un habitat naturale ricco e vario, ulteriormente arricchito dal recupero del ponte, che potrebbe risalire all’epoca medievale o tardo romana.
Utilizzato fino al dopoguerra e poi dimenticato, il ponte è stato riportato alla luce dai recenti lavori di manutenzione.
Una coppia ha raccontato di aver scelto il ponte per scambiarsi le promesse di matrimonio vent’anni fa, quando era avvolto nell’edera.
Oggi, il ponte si presenta con le sue pietre ben conservate e la sua forma in evidenza, sorprendendo e incantando i visitatori.
L’intervento del Consorzio ha eliminato arbusti e piante in precario stato di salute, rivelando l’autentico gioiello.
Questo ritrovamento ha portato l’amministrazione comunale a organizzare la passeggiata per valorizzare il ponte e il corso d’acqua.
Francesconi ha dichiarato l’impegno del comune nel rilancio turistico del territorio, mentre Norcini ha evidenziato l’opportunità di riscoprire natura, storia e prodotti locali.
In conclusione, la passeggiata ha offerto ai partecipanti la possibilità di ammirare un angolo del comune che ha cambiato volto, unendo storia, natura e cultura locale