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giovedì, Aprile 4, 2024
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Anche ad Arezzo manifestazione contro la dittatura sanitaria (sob) Video

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MENTRE le scie chimiche solcavano il cielo, vengo a sapere che in piazza San Jacopo un nugolo di irriducibili,

quasi tutti senza mascherina, manifestava contro questo clima di terrore instaurato da una dittatura scientifica.

Prendo il mio scooter, mi metto il casco (maledetta dittatura dei caschi) poi mi devo fermare addirittura due volte al semaforo rosso, Questa dittatura dei semafori deve finire, ci deve essere solo il colore verde.

Arrivo mentre dei novelli masaniello si susseguono al microfono denunciando il clima di dittatura sanitaria (dimenticando gli oltre 3 milioni di morti nel mondo) di un paese “dove siamo liberi di fumare per strada e non di respirare”, paragone, peraltro, male azzeccato

Non c’è democrazia e libertà di parlare, urla uno, mentre sono lì a dire le loro cazzate con la benevolenza della polizia.

Ma la piazza si rivitalizza con l’intervento di certo Pasquale Mario Bacco, medico (?) che non contento delle persone senza mascherina li vuole più assembrati perché: noi siamo gli eroi, non quelli che uccidono le persone.
Poi prende per il culo la gente che passa con la mascherina: fateli passare, non vedete come fuggono?
Poi si dilunga in altre delizie contro il vaccino dicendo che i farmaci ci sono già come gli antiinfiammatori, gli antipiretici, l’eparina.
Cazzo, era così semplice.

Infine istiga la folla: vi piace questo Papa?
Buuuuuu la risposta, e si dilunga in discorsi forse viziati dal 5G.

Poi è la volta del magistrato Giorgianni, certo più strutturato che parla di altre emergenze democratiche e di libertà fondamentali concludendo che anche il covid non è una emergenza sanitaria (oltre 3 milioni di morti nel mondo) ma democratica.

Chiede una seconda Norimberga contro Speranza e poi anche lui si scaglia contro il Papa dicendo che questo non è un Papa ma un cardinale vestito di bianco.

Ilaria Isacchi si sforza a dire che è una battaglia per la libertà e non sono no-vax o terrapiattisti.

Forse no, ma testapiappisti ne vedo parecchi.

Più tardi mentre da buon magistrato, Giorgianni va a salutare le forze dell’ordine, che non intervengono anche se molte persone sono senza mascherina (ah questa dittatura!)  mi incrocia e pensando che sia uno “dei loro” mi dice:

  • Vedi io mi sento protetto dal fatto che ci sia la polizia.

Rispondo: Il problema è che io non mi sento protetto da persone come voi.

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Luciano Petrai
Luciano Petrai
Di professione “curioso”, ha attraversato negli anni ’80 le speranze ecologiste collaborando attivamente con gli Amici della Terra – Italia. Ha cavalcato le delusioni politiche e sociali attraverso una buona dose di auto-ironia e di sarcasmo. Attualmente fa parte della redazione del periodico “Essere” ed esprime note e lazzi in una frequentata pagina facebook . Ed ora l’esperienza ne “L’ortica” per continuare a pungere divertendosi.

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