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venerdì, Marzo 29, 2024
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Magnesio a primavera è salute!

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Il nome del minerale, magnesio, deriva dalla città “Magnesia”, ubicata nella Lidia, regione dell’Asia Minore Occidentale, dove veniva usata una pietra (carbonato di magnesio) che bruciando produceva una luce bianchissima. Il magnesio è da sempre associato alla produzione di energia.

Ogni giorno un soggetto adulto deve introdurre con gli alimenti una dose di 500 milligrammi di magnesio. Per fare un confronto, con riferimento solo alle dosi, ogni giorno sempre in un soggetto adulto è richiesta la dose di 60 milligrammi di vitamina C.
La dose di magnesio giornaliero è superiore di oltre otto volte la dose consigliata di vitamina C.

ENERGIA E MAGNESIO
Il magnesio partecipa alla produzione di energia all’interno della cellula in quanto regola l’attività di oltre 300 enzimi, controllando le principali vie metaboliche dell’organismo umano.
Una ridotta presenza di magnesio causa stanchezza, debolezza, mancanza di concentrazione; si possono avere aritmie cardiache, ritardi della crescita e disturbi nel comportamento con labilità emotiva.
Il magnesio regola l’eccitabilità della cellula e della trasmissione nervosa.
Il magnesio protegge il cervello da carenze energetiche, limitando il danno cerebrale.
Limita l’azione tossica dei radicali liberi dell’ossigeno.
Entra, assieme al calcio, nella costituzione delle ossa.
Il magnesio svolge un rilevante ruolo nella genesi e nella terapia della osteoporosi.

Chi vuol sapere se ha una concentrazione salutare di magnesio, può fare un semplice esame del sangue: la magnesemia.
Il valore “normale” del magnesio nel sangue circolante è attorno a 2 mg/ 100ml.
Si può tendere ad una ridotta presenza di magnesio nell’organismo per varie cause.
Tra queste: – ridotta introduzione alimentare; ridotta capacità di assorbimento intestinale (gastrite cronica atrofica, ridotta acidità gastrica, uso eccessivo di crusca…); diarrea e vomito frequenti; diabete mellito e altre patologie endocrine a carico della tiroide, paratiroide, ghiandole surrenali; malattie renali croniche (glomerulonefrite, pielonefrite); uso scriteriato di farmaci, come i diuretici; abuso di alcool; intensa sudorazione. La cottura dei vegetali riduce il contenuto di magnesio.

DOVE SI TROVA ?
(in quantità decrescente)
Semi oleosi (frutta secca: mandorle, noci, nocciole, semi di zucca, semi di girasole, semi di lino, pistacchi, pinoli….), tutta la verdura cruda a foglie vere, Kiwi, Arance, Agrumi, Pompelmo, Carciofi, Bieta, Cavolfiore, Broccoli, Cavoli Bruxelles, Fagioli ,Ceci, Pollo, Grana, Bresaola, Riso integrale, Cacao in polvere, acqua con residuo fisso secco superiore a 500 mg /litro.

COSA SUCCEDE SE MANCA
spasmi muscolari; confusione mentale; nervosismo, irritabilità, insonnia; malattie della pelle; aritmie; alitosi, stipsi; secrezioni maleodoranti; mestruazioni dolorose, perdita di calcio dalle ossa.

DOSE CONSIGLIATA
500 mg / 24 ore, da ottenere con alimenti ed acqua.

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Dott. Pierluigi Rossi
Dott. Pierluigi Rossi
Laureato in Medicina Chirurgia è Specialista in Scienza della Alimentazione, Specialista in Igiene e Medicina Preventiva. E’ stato Primario presso la ASL di Arezzo, Servizio Sanitario della Toscana, per 22 anni, Direttore della U.O. Direzione Sanitaria della stessa ASL, dove ha creato e diretto Ambulatorio di Nutrizione Clinica. Docente dal 1995 al 2009 di Scienza della Alimentazione presso la Università degli Studi di Siena. Docente (a.c.) presso la Università degli Studi di Bologna. E’ autore di un considerevole numero di ricerche scientifiche pubblicate in riviste italiane ed internazionali. Autore di libri. Ha fondato la Scuola di Alimentazione Consapevole, dirige e insegna in Master e Corsi di Nutrizione Clinica a medici, biologi, farmacisti e personale sanitario in molte città italiane e all’estero. Ha elaborato il Metodo Molecolare (Dieta Molecolare) che supera il calcolo giornaliero delle Calorie, considerato un artefatto scientifico perché il corpo umano utilizza per il suo lavoro metabolico solo energia chimica (ATP) e non certo il calore.

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