La Santa Pasqua del 2024 offre un momento di riflessione sulle atrocità subite dai cristiani perseguitati in tutto il mondo.
I dati più recenti, relativi al 2023, rivelano un allarmante aumento: 5 milioni in più rispetto al 2022, portando il totale dei cristiani perseguitati a un impressionante numero di 365 milioni in tutto il mondo.
La Corea del Nord rimane il paese più pericoloso per i cristiani, con una tolleranza zero verso la fede cristiana. La pratica religiosa è praticamente impossibile e può portare alla reclusione nei campi di lavoro forzati o addirittura alla condanna a morte, senza possibilità di quantificare con precisione il numero di vittime a causa della rigida censura del regime comunista.
In Africa, la situazione è drasticamente peggiorata, con il radicalismo islamico che rappresenta una delle principali minacce per i cristiani.
Paesi come Nigeria, Somalia, Uganda, Repubblica Democratica del Congo, Burkina Faso, Repubblica Centrafricana, Camerun e Mozambico sono teatri di persecuzioni sempre più violente, con la Nigeria che detiene il triste record di maggior numero di cristiani uccisi:
su 4998 persone assassinate nel mondo ben 4118 sono morte in Nigeria.
Nel Medio Oriente, la situazione si è ulteriormente complicata dopo l’attacco terroristico del 7 ottobre da parte di Hamas e la reazione di Israele sulla Striscia di Gaza.
I cristiani si trovano ora in una situazione precaria, con disoccupazione diffusa e la necessità di nascondere la propria identità religiosa per evitare persecuzioni da parte di estremisti musulmani e ebrei ultraortodossi.
Tra Cisgiordania e Gerusalemme la disoccupazione é arrivata al 72%.
Infine, un cenno alla tragica situazione dei cristiani armeni del Nagorno Karabakh, costretti a fuggire in Armenia a causa delle persecuzioni da parte del regime dell’Azerbaigian.
Più di 200000 mila profughi fuggiti nell’arco di 48 ore dalla loro terra, perseguitati dal regime dell’ Azerbaigian.
Questi eventi drammatici, spesso ignorati dai media occidentali e persino dal Vaticano, richiedono un’immediata attenzione e solidarietà.
In questa Santa Pasqua del 2024, è fondamentale non dimenticare le sofferenze dei cristiani perseguitati nel mondo e rivolgere loro un pensiero e una preghiera.
«“Tutti gli assassini erano cristiani […] Il sistema nazista fu la conseguenza di un movimento di idee e seguì una precisa logica; non si sollevò all’improvviso, ma ebbe profonde radici in una tradizione che lo predisse, lo preparò e lo portò a compimento.
Quella tradizione era inseparabile dal passato dell’Europa cristiana e civilizzata.” …
Per comprendere gli orrori che i bianchi europei e americani inflissero agli Indiani d’America è necessario esaminare il fulcro del pensiero e della cultura europea – il cristianesimo – e in particolare le sue idee sul sesso, la razza e la violenza.»
(David E. Stannard «Olocausto americano – La conquista del Nuovo Mondo» Bollati Boringhieri, Torino, 2001, pagg. 264-265).
A parte che quel che dice Stannard non e’ vero e storicamente falso, allora i cristiani di ieri e di oggi e di domani si meriterebbero di essere perseguitati e uccisi?
Che droghe consuma?
Forse opportuno precisare che il testo di Stannard è riportato tra virgolette basse; al suo interno, qui tra virgolette alte, Stannard cita Elie Wiesel.