Viviamo un tempo di grandi cambiamenti sociali, economici, culturali. Attorno sta crollando un intero modello di vita.
E il crollo sarà sempre più imponente.
Il crollo genera rumore, chiasso, e tutti guardiamo e ascoltiamo il gran rumore del “palazzo” che sta crollando.
Attratti dal rumore, non guardiamo gli alberi che crescono in silenzio.
Il crollo di un modello di vita economico e sociale e’ sempre accompagnato da idee nuove. Le idee nuove, le donne e gli uomini nuovi sono tra noi.
Sono gli alberi che crescono in silenzio.
Non vediamo le idee nuove e pensiamo che non esistano.
Ma ci sono.
Viviamo in una cultura barocca, pieni di apparenza senza sostanza.
Consumiamo le parole come oggetti senza contenuto. Buttiamo via le parole. Galleggiamo nel quotidiano senza radici.
Non vediamo le idee, le persone, i progetti nuovi che invece ci sono tra noi.
Come non vediamo gli alberi che crescono in silenzio tra noi.
Forse occorrono occhiali per “vedere” il mondo con occhi diversi.
Ci siamo allontanati dalla natura, dalla terra.
Umiltà deriva dalla parola latino “humus” : terra, concretezza.
Come la terra fa crescere in silenzio gli alberi, con “umiltà” testimoniamo e con le nostre azioni quotidiane realizziamo i valori e gli ideali nel nostro vivere quotidiano.
Solo l’umiltà crea il futuro.
Non guardiamo sempre il “chiasso” in cui viviamo ogni giorno.
Da quanto tempo non andiamo a camminare in mezzo alla campagna o in un bosco? Abbiamo tutti un deficit di natura.
In natura c’è silenzio.
Da vivere per dare un senso alla nostra esistenza.
Utile per la salute corporea e spirituale.
Camminare e Pensare.
E’ una terapia isolarsi tra campagna e boschi, occorre ritornare in contatto con la natura per avere la consapevolezza di vivere.
Oggi Sabato Santo desidero passeggiare (camminare e pensare) in un secolare viale di cipressi, nel silenzio naturale.
Un abbraccio di salute.