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Parmigiano -Sa fallo per bene il conto della serva su cacio e prosciutto? Iva al 4% non al 20%

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Una amministrazione dell’Erario, uno dei tanti strumenti del Fisco, rivuole na BORDATA D’IVA sugli ACQUISTI SOLIDALI fatti da Arezzo nell’Emilia terremotata.

Lo afferma l’amministratore del Gruppo Acquisto Parmigiano.

Il quale dice anche la cifra, tonda tonda:

60MILA EURO

ossia

IL 20% DI 300MILA EURO OSSIA IL TOTALE IN EURO DEGLI ORDINI TRANSATI CON I CASEIFICI TERREMOTATI.

ma:

A PRODOTTI COME IL FORMAGGIO SI APPLICA UN’IVA DEL 4% E DEL 10% AL PROSCIUTTO MENTRE E’ DEL 22% (NON DEL 20%) SU ALTRI PRODOTTI.

Le aliquote sono una girandola. E’ vero. L’iva poi è un vortice di aliquote.

Ma qua qualcosa non quadra.

Se si va a fare un conto della serva: il risultato difficilmente fa 60mila euro.

O è più. O è meno.

Riassumiamo

Il Gruppo Acquisto Parmigiano Emiliano non mangiò neanche una briciola di tutto quel bendiddio ordinato ( pagando regolarmente in anticipo) nell’ambito dell’ultima raccolta organizzata dalla Velluto Rosso.

A causa di chi rimase a bocca asciutta? Di Mister X

E perché? Perché Mister X è il Fisco.

L’amministratore del gruppo dà, e da ieri la dà mentre prima ne dava un’altra, una nuova versione in cui lascia definitivamente da parte lo zampino del crack di Banca Etruria.

E, sgombrando il campo da altre congetture, spiega  il rebus chiarendolo con un diverso retroscena.

Gianni Mutarelli ora accenna ad un accertamento fiscale in corso a fronte di un paventato contenzioso tributario per iva e altri tributi non versati durante le campagne solidali di acquisto di prodotti emiliani.

E ne parla sinteticamente nell’unico post scritto, pentendosi di non averlo scritto prima, e pubblicato dopo mesi e mesi di ferreo riserbo. Mantenuto anche e, soprattutto, nella pagina facebook del gruppo d’acquisto.

Cinque reduci del quale, però, stanchi di rincorrere una spiegazione, avevano presentato istanza al Giudice di Pace.
Al fine di tentare un accordo bonario in sede extragiudiziale.
Nella speranza di riuscire così a riavere i soldi versati in occasione dell’ ultima (in ordine di tempo) raccolta di fondi.
Quella a cavallo tra 2014/2015. Come sempre per i caseifici emiliani terremotati dal sisma del 2012.

A sua volta però, Mutarelli non si presentava all’udienza dell’altro giorno.

Spiegherà, poi, nel post, di non avere mai avuto la notificazione in merito.
E, sempre a suo dire, era oramai troppo tardi quando è venuto a conoscenza da…l’Ortica…di essere atteso presso il giudice paciere.
Da reduci del Gruppo di Acquisto.

Ai quali, sempre nel post, dà una nuova spiegazione, in cui qualcosa però non torna.

Ecco cosa:

Il mister X indicato dal Mutarelli in un non meglio identificato “ genio di qualcuno”, dovrebbe corrispondere ad uno dei tanti strumenti del Fisco. Ma il Mutarelli non specifica chi. Non dice chi è per delicatezza, chissà.

Però afferma che:

Mister X avrebbe intravisto nelle campagne di raccolta di ordini di acquisto, nate ad Arezzo per l’Emilia terremotata, non l’attività di un gruppo informale, svolta a livello volontario e senza fine di lucro, bensì un vero e proprio esercizio commerciale, sottoposto a regime fiscale.

Non si capisce, però, come mai un Mister X tanto zelante sia però ignorante in materia di aliquote iva vigenti sulla molteplicità di prodotti ordinati dal Gruppo Acquisto Parmigiano durante tutto il complesso di campagne di raccolta preso in esame in sede di accertamento!

L’iva al 20% applicata indifferentemente su ogni prodotto è:

un lapsus del Mutarelli o un lapsus di Mister X?

(continua)

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Felice Cini
Felice Cini
Mi piacerebbe essere Tristano ma sono Felicino, vorrei essere qualcuno ma sono nessuno. Mi piacerebbe raccontare qualcosa di buono ma non ho argomenti. Vorrei un argomento positivo sul mondo che ci circonda ma non mi piace granché ciò che ci circonda. Scrivo su l'Ortica per la mia passione per ciò che non va bene. Mi assomiglia.

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