28.4 C
Comune di Arezzo
lunedì, Luglio 8, 2024
HomeAutori e LettoriFantastica in esercizio: la Pasqua è un Natale ovale

Fantastica in esercizio: la Pasqua è un Natale ovale

-

Mentre parlava nel suo discorso nuotavano pesci, tra una parola e l’ altra guizzavano pesci rosa, sembravano uccelli.
Come fai a parlare pesci rosa? Le chiesi.
Bisogna aver letto Laponio
Chi è Laponio?
Non lo conosco …
Un grande poeta latino che non è mai esistito.
E i suoi libri?
Mai esisiti naturalmente neanche loro.
Per questo sono tanto potenti.
Per questo le parole di Laponio sono così delicate e portano pesci.

Era sempre stato così: le sue parole contenevano una colla che tendeva alla sfera.
Quando Maria Erba si esprimeva le sue parole si stringevano a cerchio, la loro colla interiore faceva presa e formavano una palla.
Non si libravano nell’ aria, non volavano verso le orecchie dei presenti: il suo discorso diventava una palla e rimbalzava nella stanza.
Bisognava cercare di afferrarlo.
Così chi voleva discorrere con Maria Erba correva e rimbalzava Maria Mare parlava solo liquido, acqua.
Da piccola sua madre le legava un bicchiere sotto al mento e raccoglieva i suoi discorsini. Ogni poche ore li versava in una brocca e poi alla sera, da sola, cercava disperatamente di capirli.

Un giorno Maria Mare venne portata in Liguria.
Sulla spiaggia Maria Mare era felice: seduta in riva parlava e cantava le sue parole
d’ acqua.
Le onde correvano da lei, si spingevano e facevano cerchio attorno a Maria Mare.
Alla sera diventò molto difficile portarla a casa : Maria Mare piangeva disperata e sulla spiaggia scoppio’ una terribile tempesta: le onde presero ombrelloni, sdraio, barche e barchine e li scaraventarono sulla provinciale.

Il padre, che l amava molto, scrisse una supplica al Ministero dell’ Ambiente.
Alla lettera allegò il certificato medico che attestava che la sua bambina era affetta da liquidismo, parlava acqua e nessuno la capiva a parte il mare.
Il ministro fu comprensivo, concesse il permesso e così Maria Mare poté costruirsi una casa proprio sul bagnasciuga.
Non era mai stata così felice!
Erano passati i tristi momenti del bicchiere legato sotto al mento!
Adesso non stava zitta un attimo e nessuno le correva dietro con stracci e secchi.
Che felicità!

Dopo alcuni anni aveva addomesticato due onde che erano andate ad abitare con lei e le facevano compagnia. Ben presto, in certe ore della mattina e della sera, improvvisamente Maria Mare si avvicinava o si allontanava da chi le stava di fronte spinta da una forza misteriosa.
Ah! l’alta marea, diceva la madre quando se la vedeva venire addosso.
Oppure: ah! la bassa marea la giustificava con i parenti che la vedevano bruscamente allontanarsi.
Non tornò più Maria Mare tra le persone che parlano parole d’ aria e diventò azzurra.

spot_img

2 Commenti

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Articolo precedente
Articolo successivo
Filippo Nibbi
Filippo Nibbi
Nato a Cortona. Poeta e scrittore della Fantastica arte di inventare il possibile e renderlo reale con il gusto del sogno, delle creatività e del piacere. Ha collaborato con Gianni Rodari. È autore del poema "Parlando di mio nonno Polifemo".

Sostieni L'Ortica

Un gesto per coltivare l'informazione libera e di qualità.
Sostenere l'Ortica significa dare valore al giornalismo indipendente, alla ricerca della verità e alla voce della società.
Con una donazione annuale, puoi contribuire concretamente al nostro impegno nel fornire notizie senza condizionamenti.
Ogni piccolo sostegno conta: unisciti a noi nella nostra missione per un'informazione libera e imparziale.
Grazie per il tuo sostegno prezioso.
Dona con Paypal

Dello stesso autore

La patata bollente

Sfasciò

Nella mia terrazza

- Advertisment -