SI RIALZA UN SETTORE (UNO) DELL’ECONOMIA ITALIANA. RENZI ESULTA AL MIRACOLO MENTRE AD AREZZO E IN TOSCANA NE COLANO A PICCO 3 (MICA UNO, TRE)
Io e il mio cane non sappiamo se lo sapete: dice che ad agosto c’è stato un boato, un boom assordante dell’industria italiana, come non s’era sentito da anni, esattamente dal 2011 non c’era un’esplosione della produzione come questa. Ma diteci voi, a me e al mio cane, se la cosa non è una stranezza: una volta a Ferragosto andavamo alla playa e si sgolavano i Righeira mentre oggigiorno, quando l’estate è finita da un pezzo, ci dicono che quei pochi italiani aventi un lavoro non l’hanno vissuto beati sotto gli ombrelloni, a proteggersi dal solleone, tra una tintarella e l’altra, ma a fabbricare mezzi di trasporto.
Boom ferragostano! Renzi: “Miiiiraaaacoooolo eccezzziunaleeeeee”!
Io e il mio cane non sappiamo se lo sapete ma purtroppo dobbiamo dirvi che di questo +4% non arriverà nemmeno un flebile spostamento d’aria da noi ad Arezzo dove il grosso scoppio industriale, detonato ad agosto, le aziende dei nostri maggiori settori manifatturieri ( orafo, pelletterie, abbigliamento) non l’hanno avvertito neanche di struscio. E non perché fossero a spassarserla in qualche playa a pancia all’aria. Al contrario: le nostre industrie erano a gambe all’aria sin da prima di Ferragosto.
Sboom di ogni giorno!
Io e il mio cane non sappiamo se lo sapete ma malgrado l’ottimismo albergante in me e nel mio cane dobbiamo malauguratamente informarvi che se l’Italia dei mezzi di trasporto gioisce della crescita agostana del +4%, l’Arezzo delle scarpe è disperata di un decremento delle esportazioni valutato del meno 44,9%, quella della moda è squattrinata da una decrescita degli affari con l’estero di un -22,3% e gli orafi sono sempre più giù di morale, come i calzaturieri e i tessili, per via della tendenza negativissima che ha interessato anche loro tutti i santi giorni nei primi 6 mesi di quest’anno.
Pertanto, io e il mio cane domandiamo a voi, se lo sapete, ma che c’ha da esultare il premier Renzi? Che c’ha da saltare di gioia se l’economia compie la bizzarria di una variazione positiva quando nessuno se l’aspettava che potesse succedere nel mese tradizionalmente meno propizio per il settore delle automobili, ma in questo e basta, mentre in tutti quegli altri mesi dello stesso anno stanno colando a picco non uno ma ben 3 settori strategici non dell’economia locale aretina e regionale toscana ma del Prodotto interno lordo nazionale?