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Arezzo città del casino: 2022 edition

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La nostra città in estate diventa una discoteca all’aperto, dove, complice la fine delle scuole e il riversarsi a piede libero di sera degli studenti in “congedo”, ogni occasione è buona per fare un gran casino.

Locali, localetti, circoli e circolini, il livello di decibel serali, specie nel week end, è a livelli assurdi.

Anche quest’anno abbiamo la discoteca – ristorante in città, il “Fuori Menù”, che come l’anno scorso, dopo una certa ora e fino a tardi si trasforma in una bolgia danzante, più sere alla settimana, con volumi assordanti, che si sentono forti anche in diverse zone della città.

Il dj grida ogni 3 X 2 al microfono “Fuoooorrriiii Meeennnnùùùù”, ma dopo tre volte credo che la gente l’abbia capito no ?

Un bel controllo sui decibel andrebbe fatto, per vedere se è regolare o meno, così come per l’orario in cui mettono la musica a tutto fòco.

Ieri sera poi le campane del Duomo hanno suonato a tutta forza per più di un ora, con una specie di celebrazione religiosa fatta (Corpus Domini) con l’altoparlante, che si sentiva forte, anzi fortissima in gran parte del Centro Storico.
Non bastava il casino del Saracino.
Addio Riposo.

Alla fine me sa che sarò proprio il Saracino quello che farà meno casino
(o almeno per poco tempo), o no ?

Non è che adesso Arezzo deve diventare una festa a Ibiza per tre mesi, si può anche pensare che la gente continua a lavorare e che alla sera vuole stare tranquilla, e non avere il Papetee sotto casa.
La movida va benissimo, ma se non diventa molesta.

E ci pare che lo stia diventando, purtroppo.

7 Commenti

  1. Apoteosi Mengo:
    una settimana senza dormire e devo pagare le tasse a questo comune per questo schifo a cui stanno riducendo questa città.
    Tutto questo casino è direttamente proporzionale all’immobilismo dell’amministrazione e ne faranno sempre più come arma di distrazione di massa.

  2. Beh il mengo è l’apice di un iperattivismo confcomunale bacato, mal organizzato e quasi sempre gratis per puntare a numeri di massa, ad una facile vetrina e mai alla qualità.
    Piazze salotto e periferie abbandonate, categorie o zone strafavorite e altre disintegrate, una cultura più alcolica che artistica.
    In tutto questo marasma quello che va a farsi fottere sono i diritti dei cittadini, dei residenti, degli anziani.
    Guardate gli annunci immobiliari, sono tutti in fuga da Saione e dal centro storico, a dimostrazione del fallimento di chi governa la città e aggiungerei anche della silente opposizione.

  3. Questa Amministrazione ha fallito su tutto, ma sopratutto ha trasformato Arezzo in un gigantesco apericena a base di alcool e casino…indietro sarà difficile tornare, i negozi chiudono, la vita tranquilla sparisce, la cultura muore, ma ogni giorno apre un nuovo chioschino che vende alcolici e mette musica di merda per fare consumare orde di giovinastri senza ritegno. Vasari e Piero Della Francesca sostituiti dalla trap e dall’indie di quarta categoria del Mengo….povera Arezzo

  4. Certo che siete buffi
    Se non c’è nulla vi lamentate
    Se c’è qualcosa vi lamentate
    La gente sopratutto i giovani hanno bisogno di queste cose…. Se non ti va bene vai in campagna…. E morì nel silenzio! Io adoro il casino

  5. Con una facilissima ricerca nella ‘rete’ si viene a sapere che i “giovani” rappresentano (circa) un quinto della popolazione italiana. Mi sembra giusto, quindi, che per questa componente si organizzino tutte le possibili occasioni di casino…

  6. Sìììì dai facciamo casino, che dormire fa male, che non ce n’è coviddi e poi vuoi mettere il Prato di Arezzo, ll posto ideale per fare concerti, cibi di strada, auto d’epoca, ruote e tutto quanto fa spettacolo.
    Asfaltiamolo!!!

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Il Burattino
Il Burattino
Giocatore incallito di verbi e parole, iconoclasta e irrispettoso, non si piega e non si spezza, specialmente quando il gioco si fa duro, egli comincia a giocare. Abituato a prendere botte si difende a colpi di mazza, poliglotta e multietnico, è forse il primo immigrato di Arezzo dalle calde terre dell'Africa.

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