Scandalizzati, siamo giustamente turbati e comprensibilmente sconcertati dalla foto-choc del tossicodipendente mentre si inietta in vena la droga sotto gli occhi dei passanti, nei centralissimi giardini del Porcinai, alle 11 di mattina dell’altro giorno, anno di (dis)grazia 2021.
Una signora, trovatasi faccia a faccia con la scena di uno sbandato che si buca in diretta su una panchina, ha messo mano allo smartphone e lo ha immortalato, consegnando al pubblico ludibrio di noi tutti un’altra eloquentissima immagine-reperto su questa terra di nessuno, davanti alla stazione ferroviaria , in cui il nuovo art director cittadino pondera di riattivare gli zampilli della fontana sormontata dalla Chimera, nonostante la zona sia- mica da ora ma da anni ed anni – come lo zoo di Berlino, crudemente raccontato nel celebre romanzo di Chistiane F. Senonchè quella di Arezzo è una cancrena di degrado attuale e non una metafora.
Scandalizziamoci, pertanto, scandalizziamoci quanto vogliamo ma, poi facciamoci un po’ di bene e domandiamoci una cosa:
l’arrivo del milione di euro per riqualificare i Giardini del Porcinai che fine ha fatto?
Correva l’Anno di Grazia 2017 e la situazione di consumo di alcolici, di spaccio e di abuso di sostanze stupefacenti, di bivacchi e di scazzottate era la stessa di oggi. Pari pari! Con l’unica differenza che da allora ai nostri giorni c’è stata di mezzo un’emergenza epidemiologica che, nel periodo del lockdown, ha dato una mano consistente al degradamento dei giardini lungo viale Michelangelo, in cui dissero che sarebbe arrivata una vigorosa riqualificazione, con tanto di nuova illuminazione, videosorveglianza, rifacimento di aiuole e piste ciclabili.
Chi lo annunciò in un tweet? Lasciamo perdere, tanto ha brillato, poco, anzi niente, in lavori pubblici.
Semmai, il problema è il nostro che non brilliamo in sicurezza ma fibrilliamo scandalizzandoci, però non domandiamo a chi di dovere dov’è andato a finire il risanamento annunciato da anni…anni in cui Arezzo ha la medesima amministrazione?