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martedì, Marzo 19, 2024
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Permesso ? Si, avanti, siamo già in troppi

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In tutta Italia, così come ad Arezzo, se si leggono i quotidiani locali da Nord a Sud, si evince come sia diffuso un problema a cui purtroppo per ora non c’è soluzione.
Si tratta di troppi permessi di transito e sosta delle auto nelle ZTL dei Centri Storici, concessi in maniera facile e spesso non pertinente.

E i residenti del Centro Storico, che sia Arezzo, Piacenza, Verona, Gallipoli o Pesaro, si trovano vessati, sopraffatti, infastiditi da questa faciloneria nel rilasciare tagliandi a “cani e porci”.
Ad Arezzo, i dati che andrebbero aggiornati, parlano di 433 posti auto dedicati contro 5965 permessi concessi nelle aree del Centro Storico: praticamente, calcolatrice alla mano, 13 auto per ogni singolo stallo: una follia !
A rimetterci sono coloro che vivono in questa area, che si trovano a “lottare” per parcheggiare a casa propria, beccarsi le multe dei solerti vigili, che non transigono come da legge.

Ma se si hanno da portare a casa o accompagnare figli, genitori anziani, o scaricare la spesa, e in maniera sacrosanta trovare posto più o meno sotto casa, è diventata un impresa titanica.

Senza contare poi il proliferare dei tagliandi per invalidi, che spesso sono utilizzati in modo improprio: se validi unicamente con a bordo la persona con la patologia, nella maggior parte dei casi, taluni guidatori parcheggiano e circolano anche senza l’invalido.
Una furberia troppo diffusa.

Invitiamo la “riconfermata” amministrazione a porre un freno a questa brutta abitudine, riducendo i permessi ZTL a chi davvero ne ha diritto “forte”, tutelando maggiormente i residenti del Centro Storico, a volte reclusi a casa propria, con la paura di spostarsi in auto, perché non ritrovano il posto.
Problema nazionale diffuso vero, ma iniziamo da qui, che sarebbe già qualcosa.

5 Commenti

  1. Se avevano intenzione di fare le cose in regola non avrebbero rilasciato così tanti permessi, quindi il richiamo è perfettamente inutile. Loro sono fatti così tante regalie , favori che gli aretini sanno apprezzare, anche se poi la città affoga e i semafori sono guasti ogni 2 o tre giorni. La responsabilità è dell’acqua che scende, mica di Ghinelli che alla manutenzione del territorio non ci ha mai messo mano.

  2. Una musica che non cambierà. Eppure, non dappertutto è così, basta volgersi a una città vicina di nome Siena: prima città d’Italia che ha scelto di limitare il traffico dentro le mura, dal 4 luglio 1962 è vietata la sosta in piazza del Campo e dall’11 luglio 1965 il centro storico è chiuso al traffico. Chiuso al traffico 24h su 24 tutti i giorni dell’anno. Segnalo anche questo link:
    https://www.lanazione.it/siena/cronaca/piazza-del-campo-il-contagio-sale-in-pedana-1.5641204
    tanto per far capire di che panni si vestono quando devono tutelare, con i fatti, la dignità di città d’arte.
    Mentre Piazza Grande è tornata alle sue originarie condizioni di platea porcorum…

  3. Sono un residente del centro Storico, e devo purtroppo confermare quello detto nell’articolo, spessissimo siamo “prigionieri a casa nostra”, tra fiere, mercatini, città del Natale, eventi e manifestazioni, che ci costringono all’invasione di migliaia di aretini, perlopiù incivili, che fanno i porci comodi a spese nostre.
    Cambi di direzione di marcia delle strade, transenne, occupazione dei pochi posti, e la beffa che se devi parcheggiare e magari disperato la metti fuori le righe becchi la multa, mentre a chi viene a divertirsi due ore e fa quello che vuole viene tollerato tutto.
    Purtroppo noi che stiamo in zona Piazza Grande, ma anche nel CS in generale siamo pochi e per la politica locale contiamo come il due di picche quando regnano i denari.
    Ovviamente le regalie del commento sopra sono vere, urgerebbe parcheggiare 1000 auto sotto le case dei cari politici, che ovviamente spesso hanno ville e villone e dei reali problemi della città se ne fottono.

  4. Ma dove sta scritto che ad ogni permesso disabile deve corrispondere uno stallo di sosta? Non è assolutamente questa la logica, siete completamente fuori strada! Il permesso serve a passare da varchi e ztl/zp per accompagnare/riprendere il disabile. Ci mancherebbe che io che ho papà disabile per il fatto che ho un posto auto personale a casa mia allora mi avessero negato il permesso per accompagnarlo alle visite od anche a fare la spesa come è suo diritto.
    Paragonare il centro storico di Siena a quello di Arezzo, come a quello di un’altra città è un’operazione intellettuale senza senso alcuno, giacché ogni città ha le sue caratteristiche: morfologiche, di distribuzione e densità di residenti, abitazioni, attività commerciali. Paragoni assolutamente inappropriati. Ed infine pure piazza del Campo è circondata da decine di locali, ristoranti, bar, totalmente circondata, se non erro vi è pure un piccolo supermercato.

  5. Credo che la (colossale) discrepanza tra posti auto riservati e permessi rilasciati non riguardi i “disabili” – con i quali è vero che sarebbe norma comportarsi come si evidenzia nel precedente commento. Quindi restano i numeri:
    posti auto riservati a comunque possessori di permesso per circolare in ZTL: 433; permessi rilasciati: 5965.
    Dove è dato vivere meglio, io credo che alla base ci sia stata sempre una “operazione intellettuale”, capace di elaborare dei concetti poi messi in pratica numeri alla mano. A margine: chi gestisce e/o lavora nei numerosi locali intorno a piazza del Campo, per non dire nella piazza stessa, se lo sognano il permesso per circolare nella ZTL (salvo rigida disciplina), come invece succede ad Arezzo.

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Il Burattino
Il Burattino
Giocatore incallito di verbi e parole, iconoclasta e irrispettoso, non si piega e non si spezza, specialmente quando il gioco si fa duro, egli comincia a giocare. Abituato a prendere botte si difende a colpi di mazza, poliglotta e multietnico, è forse il primo immigrato di Arezzo dalle calde terre dell'Africa.

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