7.3 C
Comune di Arezzo
sabato, Aprile 20, 2024
HomeProvocazioniUn consiglio alla giunta: Arezzo può risollevarsi chiedendo i diritti d'autore

Un consiglio alla giunta: Arezzo può risollevarsi chiedendo i diritti d’autore

-

Altro che imposta di soggiorno.
Il comune di Arezzo, se era furbo, metteva il copyrigt sul nome della città e su quello di Bancaetruria ed il gioco era fatto.

Oramai da due anni ed ora, in prossimità della campagna elettorale, con una frequenza inquietante, Arezzo e Bancaetruria sono sui mezzi televisivi, sui giornali e su tutti i media in modo ossessionante.
Ti ritrovi Arezzo in tutti i talk show televisivi tanto da oscurare quei rompicoglioni degli artigiani della qualità di poltronesofà.
A qualunque ora del giorno e della notte ti sbuca un inviato che parla da Arezzo.

Ma, con buona pace dell’assessore Comanducci, l’inviato non è lì per illustrare le bellezze che ci circondano, da una piazza Grande meravigliosa, dai dipinti di Piero della Francesca, da un crocefisso del Cimabue nella basilica di San Domenico, alla miriade di perle che si possono trovare girando per il centro storico, no, si parla di una città di truffatori e di truffati, che per uno strano gioco del destino ci accomuna a Vicenza, una volta solo concorrente per la lavorazione dell’oro.

Poi senti parlare di boschi e pensi che lo sguardo si sia aperto a quelli del Casentino. Non sia mai. Non c’è niente di più sradicato di quel nome dalla città.
Arezzo è una città in sofferenza e non saranno i mercatini tirolesi a risollevarla (che oltretutto portano i guadagni nella loro regione).

C’è bisogno di una seria campagna sulle bellezze della città, senza la droga di iniziative mordi e fuggi che non portano né lustro né danaro.
C’è bisogno di ricostruire un tessuto sociale sgranato, una fiducia che spinga gli aretini a meno menefreghismo ed a più partecipazione alle vicende cittadine, tenendo sul pezzo una amministrazione che ha la tentazione di addormentarsi.

Mettiamo il copyrigt su Arezzo e rendiamola preziosa come certi gioielli che l’avevano resa famosa, in modo che quel “più di ieri e meno di domani” non riguardi la montagna di merda che ci sta cascando addosso.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Articolo precedente
Articolo successivo
Luciano Petrai
Luciano Petrai
Di professione “curioso”, ha attraversato negli anni ’80 le speranze ecologiste collaborando attivamente con gli Amici della Terra – Italia. Ha cavalcato le delusioni politiche e sociali attraverso una buona dose di auto-ironia e di sarcasmo. Attualmente fa parte della redazione del periodico “Essere” ed esprime note e lazzi in una frequentata pagina facebook . Ed ora l’esperienza ne “L’ortica” per continuare a pungere divertendosi.

Sostieni L'Ortica

Un gesto per coltivare l'informazione libera e di qualità.
Sostenere l'Ortica significa dare valore al giornalismo indipendente, alla ricerca della verità e alla voce della società.
Con una donazione annuale, puoi contribuire concretamente al nostro impegno nel fornire notizie senza condizionamenti.
Ogni piccolo sostegno conta: unisciti a noi nella nostra missione per un'informazione libera e imparziale.
Grazie per il tuo sostegno prezioso.
Dona con Paypal

Dello stesso autore

- Advertisment -