Ho testato Hortztxarrak, anche detta Horx, la prima dentiera che mette in bocca l’intelligenza artificiale.
Devo dire subito che l’esperienza è stata profumata: Horx rilascia a comando, manuale o temporizzato (gestibile dall’applicazione), saliva artificiale ipoproteica in grado di profumare l’alito e trasmettere il gustoso beneficio di una caramella aromatica o di un cioccolatino sugar free.
Veniamo ai pregi più evidenti.
Horx permette una masticazione con livelli diversificati di forza a seconda della consistenza del cibo. Dalla zuppa al guscio delle noci non c’è materia in grado di impensierire Horx, dentiera testata persino su ferro e acciaio, anche se ne è sconsigliata l’ingestione.
Horx consente di differenziare la propria colorazione, per denti sempre in tono.
Le colorazioni, attualmente, sono 5: bianco hollywoodiano, nero miniera di carbone, giallo pigrizia serale, marrone tabagista convinto, rosso sangue a macchie da morso ad assassinato con violenza per un Halloween da passare in allegria.
Per i più estrosi la casa produttrice dichiara che presto sarà possibile ottenere l’intera mazzetta pantone.
Horx è dotata di funzioni logopediche capaci di prendersi cura della diagnosi, della valutazione e del trattamento dei disturbi legati alla voce, alla comunicazione e al linguaggio nei bambini e negli adulti.
La mia pronuncia della “gl”, ad esempio, è migliorata in maniera eclatante. Pare che sulla balbuzie faccia miracoli.
Horx, posata sul tavolo, può interagire con il prossimo in maniera indipendente dal proprietario, dialogando con e al pari di Alexa, Siri, Echo, Nest Hub e così via.
Horx si integra con Autotune per narratori e cantanti sempre sul pezzo.
Horx è dotata di un amplificatore integrato per maestri e docenti in genere della scuola pubblica dalle corde vocali affaticate.
Horx è autopulente al sapore di menta o di caramello.
Ed ora i difetti.
Qualora il soggetto portatore di Horx sia ubriaco Horx può fatalmente modificare l’esito dell’alcol test, falsificandone il risultato.
In assenza di apposita legislazione si consiglia di guidare senza dentiera.
Horx può alterare il sapore del caffè mentre non riesce ad alterare il sapore dell’orzo.
Nel contrasto al bruxismo notturno Horx può emettere una sostanza all’olio di lavapiatti capace di creare disturbi del sonno e dell’equilibrio.
Horx può leggere in lingua straniera modificando in forma istantanea la sola pronuncia delle consonanti dentali e labiodentali.
Tuttavia, finché non sarà risolto il problema dell’emissione delle vocali e delle consonanti velari, labiali, alveolari e palatali tale capacità risulta del tutto inutile.
Aggiungo che nei pochi giorni della prova ho creduto di parlare in cinese, lettone, dogri, malgascio e in tataro con l’evidente problema di non riuscire a comprendere la risposta – a questo proposito dovrebbero essere sviluppati in tempi brevi appositi auricolari.
Horx può parlare indipendentemente dalla scelta di chi la porta.
Ne consegue che qualora manipolata potrebbe far sì che un bambino riesca ad esporre la teoria della relatività senza ancora saper leggere ponendo in essere un serio problema etico.
Come qualsiasi strumento legato all’intelligenza artificiale.
Detto ciò l’acquisto della dentiera Horx è già meno oneroso dell’otturazione di un paio di denti.
E taglia in toto, in forma permanente, il costo del dentista insieme alla spesa mensile dedicata a spazzolini, dentifrici e via dicendo.
Perché non provare a farne una fantasiosa compagna d’avventure?
Si segnala che l’immagine è parte di un processo creativo che ha chiamato in causa l’intelligenza artificiale. Da qui il nome della serie “Ai Stories”.