Non è la femmina del tasso e nemmeno una tassa per chi ha un soggiorno in casa.
Si tratta di aggiungere un euro e mezzo alle tariffe alberghiere (e non solo, visto che si parla di brevi soggiorni), soldi che dal primo gennaio andranno nelle casse di una nascente fondazione che li utilizzerà al fine di promuovere Arezzo e la sua immagine a ogni livello.
Ma quanti saranno questi soldi? Facciamo un breve calcolo:
Roma incassa annualmente 126 milioni (che non servono a niente, visti i conti della capitale…). La tassa di soggiorno media in quella grande città è di ben 4 euro (quello che ho pagato nel mio recente soggiorno lì), dividiamo la cifra per 2,6, visto che da noi la tassa media sarà un euro e mezzo e avremo così la bella somma di 48 milioni e cinquecentomila euro.
Bisognerà poi dividere questa cifra per… diciamo ottantacinque, che rappresenta il rapporto tra il numero di turisti che dormono a Roma (circa 24milioni) e quelli che vengono a passare la notte ad Arezzo (circa 280mila).
Così arriviamo a circa 565mila euro annuali nelle tasche della fondazione di cui sopra.
Può darsi che la cifra esatta non sia questa, ma di certo si tratterà di una somma importante.
Se non dovrà pagare troppo affitto o stipendi, quest’ultima qualcosa di serio potrà fare…