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sabato, Marzo 30, 2024
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Tutti vogliono incontrare il messia chiamato Massiha

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Arezzo brama il Messia.
Cerca come minimo qualcheduno dei suoi apostoli.
Qualcuno del management.
Un facente funzioni.
Ma soprattutto spasima di incontrare lui in persona.

La questione non è di fede ardente.
E’ questione di accreditamento.

Di acquisire l’attestazione di soggetto capace di interloquire con coloro che contano nella banca che fu Popolare dell’Etruria e d’ora in poi si chiamerà Tirrenica.

Però, il Massiah, momentaneamente, ha da fare di meglio.

Ben altro di cui occuparsi che dare appuntamento a ciascuno di quanti bramano ad Arezzo un abboccamento con lui, amministratore delegato Ubi, assiso a Bergamo.

Eppure, a questo punto i tanti parcheggiati in anticamera farebbero meglio a darsi una bella mossa.

O qua finirà che ci invecchiano in sala d’aspetto.

Ad esempio, il Ghinelli.

In special modo lui. Il quale, pur essendo il sindaco di Arezzo, è lì che aspetta da chissà quanto.

Ma, nonostante di tempo ne sia passato tanto, nessuno di Ubi che ancora lo abbia degnato neanche di un “Dica, prego! Aspetta da tanto?”.

E, intanto, la lista di attesa si allunga.

Adesso, poi, anche l’unico Ronaldo del sovranismo esistente ad Arezzo, il Cristiano Romani, ci fa sapere dai giornali di essere disponibile ad un têteà-tête con Ubi.
O, almeno, spera in uno squillo di telefono.

Ma se invece di stare ad aspettare, qualcuno si decidesse a sollecitare non sarebbe meglio?

Dopotutto, il finale della storia della fu BancaEtruria si sta evolvendo talmente velocemente che a forza di stare in anticamera sta passando sotto il naso di tutti quanti bramano di incontrare il Massiah.

Basta fare mente locale su quanto è successo nel giro di appena una settimana:

  1. closing b) cambiamento di nome c) possibile riduzione della base occupazionale c) possibile trasferimento del centro direzione da via Calamandrei

Ma il sindaco sta ancora lì.
Ad aspettare uno squillo di telefono.
Eternamente in sala d’aspetto.
E in tribuna, sui giornali.

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Felice Cini
Felice Cini
Mi piacerebbe essere Tristano ma sono Felicino, vorrei essere qualcuno ma sono nessuno. Mi piacerebbe raccontare qualcosa di buono ma non ho argomenti. Vorrei un argomento positivo sul mondo che ci circonda ma non mi piace granché ciò che ci circonda. Scrivo su l'Ortica per la mia passione per ciò che non va bene. Mi assomiglia.

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