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sabato, Marzo 30, 2024
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Le idee di Pierluigi Rossi – bus turistici scoperti ad Arezzo!

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L’ultima e più eclatante idea di Pierluigi Rossi, meglio noto agli aretini come “Il Minestrina” per via delle diete che propina ai suoi clienti obesi, è finita su la Nazione solo perché il nostro ricopre il ruolo di Primo Rettore della Fraternita dei Laici, antica istituzione aretina dedita alla beneficenza e alle attività culturali.

Altrimenti nessuno avrebbe raccolto il progetto di istituire in città un servizio di bus scoperti da dedicare ai turisti vogliosi di tour alla romana, fiorentina, londinese o parigina che sia.

Al Minestrina sono forse sfuggite le caratteristiche di Arezzo, che non è certo città adatta allo scopo. Questo sia perché il novanta per cento delle sue attrattive sono in un centro storico difficile, dove le strade sono strette e del tutto inadatte ad accogliere qualsiasi pullman; sia perché un simile mezzo in giro per la città (lui ipotizza addirittura la partenza del tour da Piazza Grande) impesterebbe l’aria e le orecchie arrancando in salita.

Se però si pensasse a delle navette da una decina di posti e ad alimentazione elettrica o a metano, allora si potrebbe cominciare a parlarne. Resta il fatto, però, che le attrattive aretine sono per lo più collocate in interni (affreschi di Piero, chiesa della Badia, Crocifisso di Cimabue, musei, Duomo…) e non si può certo pensare a soste prolungate di mezzi del genere in piazza San Francesco, del Duomo o della Badia. Men che meno in piazza Grande o in strade strette!

Ma quel che mi stupisce di più della questione, è che sto perdendo tempo intorno a un’idea senza senso come se fosse da prendere in considerazione!

 

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Pietro Aretino
Pietro Aretino
« Qui giace l'Aretin, poeta Tosco, che d'ognun disse mal, fuorché di Cristo, scusandosi col dir: "Non lo conosco"! » (Ironica epigrafe indirizzata all'Aretino da Paolo Giovio[1]) È conosciuto principalmente per alcuni suoi scritti dal contenuto considerato quanto mai licenzioso (almeno per l'epoca), fra cui i conosciutissimi Sonetti lussuriosi. Scrisse anche i Dubbi amorosi e opere di contenuto religioso, tese a farlo apprezzare nell'ambiente cardinalizio che a lungo frequentò.

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