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mercoledì, Aprile 3, 2024
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Una parola al giorno: Allappare

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Quando si beve un bicchiere di Sangiovese romagnolo o si mangia un caco acerbo, lingua e palato sembrano infeltrirsi e a volte si arriva addirittura ad avere difficoltà di parola. Quella sensazione, che può durare anche solo pochi secondi, si chiama allappamento.

Il verbo ad Arezzo viene pronunciato rigorosamente con una sola elle: “alappare”.

Per fare un esempio ancora più calzante si potrebbe far riferimento al Ministro Maria Elena Boschi. La vedi così graziosa, con quegli occhioni chiari che ti ci perderesti volentieri dentro… ma se l’asaggi ‘n c’è niente da fare: alappa che ‘n se va più ‘n lae…

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Pietro Aretino
Pietro Aretino
« Qui giace l'Aretin, poeta Tosco, che d'ognun disse mal, fuorché di Cristo, scusandosi col dir: "Non lo conosco"! » (Ironica epigrafe indirizzata all'Aretino da Paolo Giovio[1]) È conosciuto principalmente per alcuni suoi scritti dal contenuto considerato quanto mai licenzioso (almeno per l'epoca), fra cui i conosciutissimi Sonetti lussuriosi. Scrisse anche i Dubbi amorosi e opere di contenuto religioso, tese a farlo apprezzare nell'ambiente cardinalizio che a lungo frequentò.

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