Della serie: non si può stare mai tranquilli!
Ti assenti il giusto necessario per il fisiologico letargo e… quando riapri gli occhi, ti stiracchi giusto per riattivare la circolazione, dai una spazzolata alle ali, inizi il primo giretto e trovi tutto sottosopra.
Al di là della spicciola metafora in questa città accade tutto il contrario di tutto.
Condivido una semplice riflessione.
Qualche settimana fa navigando nei social rimbalza una foto del primo cittadino ed il patron di Arezzo Wave in quel di Los Angeles.
A corredo di tale immagine un articolo che riporta un virgolettato «“Il sindaco Alessandro Ghinelli – spiega una nota del Comune – ha partecipato all’evento che la Fondazione Arezzo Wave ha organizzato presso i SIR Studios di LA, compreso nel programma degli eventi collaterali di Musexpo, il festival internazionale che ogni anno a Burbank fa incontrare gli artisti con l’industria della musica e del cinema.
Nel corso della due giorni durante la quale si sono esibiti musicisti italiani, il sindaco ha incontrato il direttore dell’Istituto Italiano di Cultura a Los Angeles, Emanuele Amendola e il giornalista Franco Bresci, corrispondente di Rai Italia”.
“Una occasione ulteriore per promuovere la nostra città dove la musica in ogni suo stile è protagonista.
Nei prossimi giorni incontrerò il sindaco di Burbank, città con noi gemellata, per definire un programma di collaborazione tra le nostre municipalità”, ha commentato il sindaco».
Davvero una bella occasione per promuovere la città che andrebbe certamente portata avanti.
Arezzo Wave, in questo caso, ha dimostrato la sua internazionalità.
E eventi simili li ha in programma anche in Europa, ma meno che ad Arezzo.
Già Arezzo!
Ahh, a noi basta il Polifonico, edizione 2023 pochissimi gruppi dei quali anche alcuni italiani, è più che sufficiente per promuovere internazionalmente a livello musicale la città.
Arezzo Wave, la si può amare come no, ma gli va riconosciuto il merito di aver sdoganato questa città anche se a modo suo.
Se il biglietto per volare a Bruxelles sembrerebbe essere stato acquistato, ma perché il viaggio abbia davvero inizio è necessario obliterarlo!