Negli anni 70 i telefilm polizieschi ci facevano vedere, come a esempio in “Sulle strade della California”, inseguimenti mozzafiato tra poliziotti e criminali, con lunghe sequenze in cui le auto sfreccivano intrepide sulle strade, tra colpi di scena e lunghe fughe.
Se dovessero girare un remake sulle nostre striscie di asfalto, state certi che l’inseguimnento durerebbe cinque minuti, tante sono le buche, i dissesti, e non ultimi i cordoli killer.
Caso eclatante è quello di via Lazio, dove in corrispondenza delle ciclabili in costruzioni, i cordoli di cemento che li delimitano, altti circa 20 centimetri, non sono segnalati, e stanno provocando danni seri agli automobilisti.
In questi giorni sono arrivate segnalazioni di persone che hanno subito danni a cerchi, gomme, sospensioni, perché non essendo visibili e adeguatamente delimitati come pericolosi, procedendo, alcune macchine hanno avuto contatto con i pneumatici sui bordi taglienti dei cordoli, con lacerazione delle gomme e danni ad ammortizzatori e cerchi.
Senza contare che, malaugratamente accadesse, l’urto potrebbe far sbandare il veicolo, mettendo in pericolo sia l’autista che eventuali pedoni.
In più, e qui nasce la genialata, il cordolo inizia e finsce in corrispondenza delle striscie pedonali, tanto che inciampare e farsi male è un attimo.
Quando fioccheranno le prime denuncie al Comune, e state certi accadrà, allora si che ci sarà da piangere.
Non capiamo come l’incuria e la disattenzione regni sovrana ovunque non sia il “salottino buono” della città, Arezzo è una città vasta e non si può sperare di incassare e basta, senza spendere dove serve.
Altro giro, altro regalo (sgradito).