La paura sta nel cadere nella decadenza cognitiva cerebrale.
La demenza.
Vivere in uno stato vegetativo.
Questa paura coinvolge tutti.
Vivere più a lungo ma con il cervello compromesso.
La conoscenza e’ una scelta consapevole di medicina preventiva.
Esiste la demenza vascolare causata da patologie circolatorie, aterosclesosi, ictus cerebrale, ipertensione arteriosa, eccesso di colesterolo nel sangue.
Esiste la demenza neuro degenerativa: malattia di Alzheimer.
La nutrizione clinica svolge un ruolo centrale in entrambe.
Scriverò ul rapporto tra alimentazione e queste due patologie.
Oggi scrivo su proteine e cervello.
Le proteine costituiscono la principale struttura biologica del cervello.
Ogni giorno il 4% delle proteine cerebrali si rinnovano in un turnover vitale.
Le proteine sono nutrienti essenziali per la salute del cervello cranico e di tutti i neuroni distribuiti nel corpo umano.
Parlo di cervello diffuso superando la visione di considerare solo il cervello raccolto dentro la teca cranica.
Le proteine cerebrali sono necessarie per la struttura dei neuroni, per assicurare la formazione delle sinapsi deputate a collegare tra loro i neuroni e realizzare la neuro plasticità cerebrale, e in tutti gli organi.
La memoria cerebrale e’ una catena di proteine.
Tutti gli enzimi del metabolismo dei neuroni sono proteine.
Gli amminoacidi costituenti le proteine sono la base biochimica dei neuro trasmettitori attivi in tutto il cervello cranico e cervello diffuso.
I neuro trasmettitori assicurano il linguaggio biochimico tra neuroni: serotonina, dopamina, acetilcolina…Occorre quindi saper nutrire il nostro cervello con una personale dose giornaliera di proteine.
Con il passare degli anni si tende invece a ridurre l’introito proteico giornaliero.
Ed e’ un grave errore biochimico.
Più volte ho scritto che e’ vitale assicurare 1.2 g di proteine per ogni kg di peso forma corporeo.
Fatto il conto si vedrà che si deve introdurre tra 80-90 g di proteine al giorno.
Molte persone non arrivano a questa dose giornaliera.
Ogni alimento ha il suo diverso contenuto in proteine, che possono essere ottenute da alimenti animali e vegetali.
Ho già scritto di scegliere le proteine magre, cioè proteine non accompagnate nello stesso alimento con acidi grassi saturi a lunga catena.
Questi sono alimenti con proteine magre: pollo, coniglio, tacchino, uova, pesce, tofu, tempeh, legumi, fagioli, lenticchie, ceci, soia, semi oleosi (noci, mandorle, nocciole…).
Noi mangiamo le proteine magre per introdurre gli amminoacidi che nei neuroni assicurano la sintesi delle proteine strutturali e funzionali.
Se proprio non si arriva alla dose delle proteine giornaliere consiglio di procedere ad una integrazione di amminoacidi essenziali.
In commercio sono presenti offerte alimentari discutibili, attenzione alla qualità delle proteine e agli amminoacidi presenti nel prodotto alimentare.
Guardare sempre la dose degli amminoacidi essenziali.
Con queste indicazioni nutrizionali sulle proteine non intendo una dieta iperproteica, una dieta chetogena.
Non accetto questi modelli dietetici, finalizzati ad un consumismo dietologico, dimagrante.
Si deve mangiare ogni giorno la propria dose personale di proteine per garantire il vitale turnover proteici ai neuroni del cervello cranico e del cervello diffuso su tutto l’organismo. Si può fare un grave danno al cervello con una alimentazione errata.
Si può avete un cervello efficiente ad ogni età con una alimentazione consapevole e responsabile.
Buona giornata in salute.