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sabato, Marzo 30, 2024
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Arezzo 1 Pineto 2: il commento di Marco Rosati

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Due tiri e due reti.
Il Pineto ottiene il massimo con il minimo e si conferma “bestia nera” degli amaranto.

L’Arezzo gioca un buon primo tempo creando diverse occasioni che non si finalizzano per la mancanza di un giocatore che riesca a mettere in rete il pallone.
Al 34’ c’è pure l’occasione più ghiotta grazie ad un rigore procuratosi da Pattarello ma Guccione calcia malissimo e Tonti devia per poi deviare ancora la ribattuta dello stesso Guccione.
Si va al riposo sullo 0 a 0 con i padroni di casa decisamente più vivaci del solito e gli ospiti mai pericolosi.

Nella ripresa il Pineto passa alla prima occasione.
Punizione dall’altezza della panchina amaranto che batte Volpicelli, la difesa aretina resta a guardare e la palla va a Chakir che insacca.
Passano solo 2’ e Gucci (subentrato a Crisafi) pareggia. Il gol arriva anche in questo caso su punizione che Pattarello pennella per Gucci il quale di testa supera Tonti.
L’Arezzo prova a ribaltarla ma è più la confusione creata che i pericoli per la porta avversaria.

All’ultimo secondo di recupero i padroni di casa hanno l’ultima occasione della gara (!!!) su calcio d’angolo.
Palla in area e difesa ospite che libera.
Si attende il fischio finale che però non arriva.
Coccia si scontra con un avversario (forse subisce anche fallo).
I due restano a terra essendosi colpiti alla testa.

Intanto il Pineto va in contropiede con l’Arezzo tutto sbilanciato in avanti.
Volpicelli si invola verso Borra senza che nessun amaranto lo fermi e supera l’estremo difensore con un  pallonetto.
Mentre il Pineto festeggia i giocatori aretini e tutti i componenti della panchina recriminano contro arbitro ed assistente per non avere fermato il gioco.
Le proteste non portano a nulla e nel frattempo si soccorrono i due giocatori con Coccia costretto a lasciare il campo in ambulanza.
Passano oltre 5 minuti prima che si possa riprendere il gioco e l’arbitri fischi la fine.

Brutta sconfitta, anche se immeritata, per la squadra di Indiani.
L’arbitro non ha applicato la 18^ regola del gioco del calcio “il buonsenso” che gli avrebbe suggerito di fischiare la fine non appena conclusa l’azione amaranto, soprattutto con 2 uomini a terra.
Ma ciò non toglie che l’Arezzo abbia fatto “harakiri”.
Non è la prima volta che gli amaranto rischiano di prendere rete su contropiede avversario a seguito di calci d’angolo o punizioni a favore.
Le altre volte era andata bene essendoci qualcuno che ci metteva una pezza; oggi non è stato così.

Quella che poteva essere la gara che dava tranquillità alla classifica si traduce in una partita che rischia di complicare il cammino.
Intendiamoci non si parla certo di rischio retrocessione ma avere tre punti più avrebbe dato una certa tranquillità per affrontare un trittico che vedrà gli amaranto impegnati in due trasferte consecutive contro squadra che hanno estremo bisogno di punti prima dell’incontro casalingo contro la Lucchese.
Insomma tre partite non certo semplici.

Inoltre delle otto squadra che seguono in classifica ben cinque hanno partite da recuperare.

Speriamo che Pineto rappresenti per l’Arezzo quello che lo scorso anno ha rappresentato Traiana.
Una gara persa, allora come oggi, che però dette il la alla svolta che portò alla vittoria del campionato.
Oggi ci basta un campionato senza troppe sofferenze.

Leggianche: L’Arezzo dei polli sconfitto dal Pineto…

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Marco Rosati
Marco Rosati
Prediligo chi pone e si fa domande ed ho terrore di chi ha solo certezze. Non riesco a saziare la mia curiosità. Mi ritengo un “giovane con esperienza” ma, quando ero adolescente, consideravo coloro che oggi sarebbero miei coetanei “vecchi matusalemme”. Ho fatto studi tecnici ma sono appassionato di storia e delle materie umanistiche in genere. Insomma sono un po’ (eufemismo?) complesso.

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