L’immagine della campagna pubblicitaria realizzata lo scorso anno per celebrare «la sanità di tutti per la salute di tutti» riportava un’infermiera del pronto soccorso dell’ospedale San Donato di Arezzo, intenta a inserire i dati personali di un paziente nel pc , ma nello schermo si riesce leggere il nome dell’uomo.
Il particolare non è sfuggito all’interessato che si è rivolto al Garante della Privacy per violazione dei dati personali.
l’Azienda sanitaria per questo è stata multata dal Garante della Privacy per 20mila euro.
Notizia anticipata da: Maremmaoggi.net