Viviamo nella società alimentare basata sulla farina, pane, pasta, biscotti, pizza, fette biscottate, dolci, prodotti da forno.
L’evoluzione della industria della farina e’ favorita dalla modifica e dalla selezione dei grani coltivati, che devono essere funzionali alle macchine che producono alimenti industriali.
Questa scelta non tenne conto degli effetti del cambio della coltivazione dei grani sull’ intestino umano.
Visito sempre di più persone di ogni età e sesso con disturbi intestinali.
Sempre più diffusa è la gluten sensitività, una intolleranza temporanea al glutine.
Ma sono sempre più convinto che l’intestino tenue, dove sono ubicati i villi intestinali responsabili della fase conclusiva della digestione enzimatica degli alimenti, sia esposto a vari e continui insulti realizzati da un’altra alimentazione errata: eccesso di acidi grassi saturi, eccesso di omega 6, eccesso di additivi chimici, eccesso di amido resistente, eccesso di caseina nei formaggi, carenza di fibra alimentare.
Mangiamo 2-3 kg di cibo al giorno, in una settimana oltre 20 kg, che devono essere digeriti, in parte assorbiti, eliminati.
Un lavoro oscuro enorme che il nostro intestino compie ogni giorno.
LA GLUTEN SENSITIVITY
Definisco gluten sensitivity: una temporanea sensibilità al glutine!
Si hanno segni e sintomi clinici simili alla celiachia pur avendo negativo il quadro diagnostico (anticorpi) per morbo celiaco. Evidenzio che i disordini intestinali NON SONO dovuti SOLO al GLUTINE, ma sono il risultato complessivo della aggressione alimentare giornaliera contro i villi dell’intestino tenue!
L’intestino e’ l’hardware, e’ lo stesso degli uomini primitivi e non può cambiare. Il cibo e’ il software, che cambia.
Le cause della gluten sensitivity sono quindi molteplici! In questa condizione consiglio di realizzare una dieta di riposo intestinale eliminando tutti gli alimenti composti con farina, in loro sostituzione cereali interi, sospendere latte e formaggi, scegliere verdura cruda di stagione, pesce, centrifugati – estratti di frutta e verdura.
Poiché ogni 3-5 giorni il monostrato epiteliale che riveste l’intera parete intestinale cambia e si rinnova, si può agire sui disturbi intestinali modificando l’alimentazione, realizzando un modello nutrizionale che definisco “riposo intestinale” in grado di permettere la formazione di nuove cellule epiteliali sulla parete intestinale.
Come medico quando mi provo davanti ad una persona con disturbi intestinali e con possibile gluten sensitivity, il mio obiettivo clinico e’ di porre subito una diagnosi differenziale tra patologia e disordine intestinale.
CHECK-UP INTESTINO
Propongo di eseguire un check-up intestino:
1 – anticorpi anti-gliadina, anti-transglutaminasi, anti-endomisio (per diagnosi di celiachia);
2- amilasi-lipasi-elastasi (verifica digestione enzimatica);
3 – calprotectina (infiammazione – patologia degenerativa);
4 – vit B12-vit D -ferritina- calcemia ( mal assorbimento);
5- con valori elevati di calprotectina consiglio di eseguire Breath test al lattosio per verifica presenza di idrogeno nell’aria espirata.
Non deve esserci idrogeno nell’aria espirata.
Una presenza eccessiva di idrogeno nell’aria espirata vuol dire avere un intestino compromesso da errata alimentazione.
Conoscere per vivere in salute.