In questi tempi difficili, un aiuto per sostenere chi sta curando gli aretini dal coronavirus è sempre il benvenuto, perchè la solidarietà è importante.
Però un poco di moderazione farebbe bene, perchè se la donazione viene troppo sbandierata ai quattro venti, rischia di diventare una autopromozione o una pubblicità per tizio o per caio, e non è il massimo.
Oltre ai comunicati stampa che volutamente abbiamo smesso di pubblicare, e che arrivano in grande quantità, che bisogno c’è di farsi intervistare o chiederne esplicitamente ai media di farlo ?
E fotografarsi con tanto di doni e mascherine?
O con striscioni della ditta, ente o negozio in bella mostra ?
Non è elegante e non è un gesto spontaneo e disinteressato al 100%.
La solidarietà è donare per un moto di bontà dell’animo, in silenzio, il bene arriva lo stesso.
Non dico che debba essere del tutto anonima, ma neanche così evidenziata.
Discorso diverso è da fare per gli enti di beneficienza o per il Calcit, ovviamente.
Chi davvero vuole sostenere con una donazione in varia natura, lo faccia pure, ma per favore senza avere cento paparazzi pronti a divulgarla al mondo, grazie mille.