Ieri in molti in Valdichiana hanno condiviso il video del sindaco di Cortona che accusa un medico di aver continuato a lavorare pur sapendo di essere positivo al Coronavirus.
Per chi se lo fosse perso il video si può vedere sul profilo personale Facebook del primo cittadino.
Per chi vuole risparmiare i giga e concentrarsi sulle cose dette dal sindaco di Cortona, riportiamo qui di seguito la trascrizione del lungo passaggio: «Me ne assumo le responsabilità, un medico sarebbe positivo e anche un suo familiare, un medico che addirittura secondo i sanitari non si sarebbe attenuto ai protocolli previsti, quindi chiederò immediatamente un’indagine interna alla stessa Asl per procedere contro questo medico, perché non è possibile chiedere ai cittadini il massimo quando un operatore che dovrebbe sapere le regole non sta ai protocolli.
E’ una cosa vergognosa, me ne assumo le responsabilità e andrò fino in fondo, non è possibile e tollerabile, questo medico dev’essere radiato, radiato immediatamente».
Inutile dire che i video dopo 24 ore dalla sua pubblicazione, avvenuta nel pomeriggio di giovedì 26 marzo, sta totalizzando oltre 200 condivisioni e decine di migliaia di visualizzazioni.
La notizia dell’attacco di Meoni è stata riportata anche sulle civette della stampa locale.
Purtroppo per Meoni però oggi è arrivata la laconica smentita della Asl: «In riferimento a quanto diffuso sui social l’Azienda Sanitaria comunica di aver effettuato un’indagine interna dalla quale emerge che nessuno medico positivo ha continuato a lavorare conoscendo la sua positività.
Il medico attaccato sui social ha lavorato per l’ultima volta il giorno 20 marzo, la positività del familiare è stata accertata il giorno 23 marzo.
Il medico non era già più al lavoro ed è rimasto in isolamento. È stata comunque effettuata l’indagine epidemiologica, per conto del medico competente: i contatti stretti, a cui è stato fino ad ora effettuato il tampone, sono risultati tutti negativi».
Resta da domandarsi se quanto detto dal sindaco del principale comune della Valdichiana non costituisca la fattispecie di reato di procurato allarme.
Meoni infatti con il suo video ha creato il caos, i telefoni dei medici di famiglia della zona hanno cominciato a squillare, le persone erano impaurite, chissà cosa è successo all’ospedale della Fratta, dove qualcuno sentendosi in pericolo, avrebbe potuto lasciare il ricovero.
Il sindaco, che non è una persona qualsiasi, dovrebbe imparare a pesare le parole ed evitare comportamenti da propagatore di fake news.
«Andrò fino in fondo», ha detto Meoni e noi non ne abbiamo dubbi, lui andrà davvero a fondo, speriamo che non porti con se tutta Cortona.