La Sic, la Società italiana di cardiologia, riunitasi a Roma, dal 12 al 15 dicembre scorsi, per il suo 80esimo Congresso nazionale, consiglia moderazione a tavola con qualche piccolo strappo, ma di sfruttare i giorni dal 27 al 31 dicembre per seguire una dieta un po’ più rigida.
Il suggerimento, in caso di abusi dopo una grande cena o un grande pranzo, di mantenersi più leggeri nei giorni successivi.
Dunque, per Natale e Santo Stefano si può non stare a regime, ma stando attenti, per chi è a rischio cardiovascolare, ai grassi animali ed ai dolci.
Per chi è obeso, invece, vanno ridotti i carboidrati.
Può capitare di non rispettare la dieta per Natale o Santo Stefano, ma dal 27 al 31 bisogna stare attenti.
In quei giorni bisogna mangiare molto pesce e verdura e poca frutta.
E’ questa la dieta che la Sic consiglia sia ai cardiopaticima anche a chi è sano.
Chi soffre di cuore deve stare attento anche dalla settimana bianca.
Il freddo e l’alta quota, infatti, possono far male alla salute.
I soggetti a rischio sono quelli che non sono allenati.
Il freddo costringe le arterie mentre il caldo le dilata.
Le persone anziane e chi ha avuto un infarto o un ictus, devono prestare una particolare attenzione a una esposizione prolungata al freddo, specie se occasionale e se non è stata preceduta da un allenamento adeguato.