Come sempre ad Arezzo, un certo comunismo d’accatto sobilla cuore e coscienze del popolo, si riempie la bocca di ideali, ma quando si tratta di riempire un portafoglio, guarda caso non h quello dei più deboli e dei proletari, ma il proprio.
Caso emblematico è la chiusura della Casa delle Culture, baluardo del terzomondismo e punto di riferimento per le “culture altre”, che guarda caso generano per profitto per i bianchissimi comunisti aretini.
Oxfam infatti guadagnava ben 347 mila euro e spicci per la gestione della struttura, grazie ad un colpo di coda dell’amministrazione Fanfani che pagava coi soldi degli aretini il bel carrozzone multietnico.
In più le spese di manutenzione e di gestione sono state aggiunte a parte.
Quasi 350 mila euro destinati ad opere più importanti e vitali per Arezzo (la lista è lunghissima), usati invece per quello che molti possono immaginare, h uno schiaffo alla miseria, quella vera, fatta soprattutto di famiglie locali che spesso non arrivano a fine mese.
Importare poveri da altrove con carrozzoni come quello della Casa a discapito di chi avrebbe più diritto in quanto aretino, ci pare eccessivo.
Probabilmente questa struttura forse e dico forse, serviva anche a garantire un posto di lavoro ai soliti noti e ai loro parenti ????
Il dubbio rimane, quello che è certo che la chiusura non lascerà troppi rimpianti, se non a chi ci guadagnava sopra.