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sabato, Marzo 30, 2024
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E la Boschi bussò: l’Arezzo bortola e ringhiosa la canta sottovoce

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Finora botoli ma da oggi bortoli e ringhiosi.
L’Arezzo bortola e ringhiosa, a parte suppergiù un 4.000 di concittadini, la intona sottovoce, per paura degli avvocati, ma canta “E la Boschi bussò”, e stornella “Di nuovo giù, giù fra stracci di governo e amore filiale, giù per il caso BancaEtruria,che non è come dire quasi per caso, giù più vicino ai marciapiedi, dove è sempre fango quel che vedi”.

Questa razzaccia di bortoli e ringhiosi va avanti così, anche se la Maria Elena ha già dato mandato ai suoi legali:

Ma la Boschi bussò – lo dice De Bortoli – o non bussò – se vogliamo credere a lei – dov’era l’amministratore delegato di Unicredit.
Ma una voce sguaiata le disse no!, dopo aver fatto i conti le disse di lasciare perdere, non era più tempo di levare dagli impicci la Popolare dell’Etruria, la cara banca del babbo, e quindi lei spalancò i begli occhioni e se ne andò.”.

Alò, ve se fa sentire tutta la canzone. Dice:

“La figlia del presidente di Banca Etruria se ne andò a cercare un po’ più in là, a cercare qualche cosa da fare per non pensare al babbo,da fare da ministra delle riforme e non da figlia, dopo avere pianto un po’, per quel no, come un’altra volta pianse per un mare di NO, che le disse il mare di No, lo scorso dicembre, un mese archiviato come se neanche ci fosse stato.
Di fatti, è in corso un’altra storia cominciata lo scorso 30 aprile.
Che peccato, dopo le bellissime primarie!
Di nuovo giù, giù quasi per caso, giù più vicino ai marciapiedi, dove è sempre fango quel che vedi”.

Ma la Boschi bussò, o se vogliamo non bussò, sugli occhiali da sole dell’amministratore delegato di Unicredit ma quello sguardo non si accorse di lei, di lei potere renziano, ed allora Maria Elena provò in un altro governo dello stesso tipo del governo in cui era ministra quando bussò dov’era l’amministratore delegato di Unicredit, il governo Gentiloni in cui, senza invito di Matteo, non entra da sottosegretaria nemmeno la luna, e, poi, passò un altro poò di tempo, e la Maria Elena giuliva rotolò sullo champagne e il caviale del festeggiamento della primarie vinte da Matteo.

Finalmente felice di essere rinata, contenta che da quel momento in poi non avrebbe più pianto, neanche un po’ per un altro no, per un altro no, neanche di un cameriere.
Ma De Bortoli, maledetto, dà alle stampe un pamphlet, un libro da scandalo, da adire in tribunale, ed allora, ecco che la Maria Elena torna giù, giù per il caso BancaEtruria, che non è come dire quasi per caso, giù più vicino ai marciapiedi, giù”.

“Giù fra stracci di governo e amore filiale in questo Paese in cui è un lusso una buona classe politica”.

Maledetta Arezzo bortola e ringhiosa!
Meno male che il centrodestra sta aiutando il PD a confiscare canzone in tutti i negozi di dischi dov’è in vendita in città.

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Felice Cini
Felice Cini
Mi piacerebbe essere Tristano ma sono Felicino, vorrei essere qualcuno ma sono nessuno. Mi piacerebbe raccontare qualcosa di buono ma non ho argomenti. Vorrei un argomento positivo sul mondo che ci circonda ma non mi piace granché ciò che ci circonda. Scrivo su l'Ortica per la mia passione per ciò che non va bene. Mi assomiglia.

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