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venerdì, Marzo 29, 2024
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Ad Arezzo anche la rapina del secolo va a ritroso

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E’ l’Arezzo immobile del 2017, in cui non c’è ombra di un cantiere pubblico in superficie, però sembra la Nizza del 1976, in cui qualcuno scavò sotto la città: che sia Back in time?

Non bastasse un Comune ritornato indietro agli anni in cui era in carica Fanfani sindaco ( ma forse addirittura ai secondi anni ’90 del secolo scorso quando era in carica l’indimenticabile Pispoli sindaco), Arezzo ha la riprova dalla cronaca non politica bensì nera di andare a ritroso in uno stagnante back in time, imitando il passato, e modelli oramai trapassati, in ogni campo d’attività.
Incluso il settore delle imprese criminali in cui neppure il malriuscito colpo alla camera blindata della banca offre alcunché di cui allibirsi ma una macchina del tempo.

Si è saputo , infatti, di quegli ignoti che, prima di darsi per vinti (chi dice per via di una fatalità, chi grazie alle forze dell’ordine) hanno passato il precedente mese a scavare, indisturbatamente, una galleria di collegamento tra le fognature della città e il forziere della sede centrale dell’Etruria.
Ignoti i quali sono stati difettosi nell’esecuzione finale della loro impresa, ma perfetti in un plagio.
Il plagio di uno scassinamento passato alla storia delle imprese criminali come la vera rapina del secolo.
Un colpo memorabile, vecchio della bellezza di 40 anni.
Fruttò un bottino strabiliante per l’epoca, 50 milioni di franchi, una trentina di milioni di euro.

Se il Comune desse in prestito agli inquirenti la macchina del tempo, con cui l’attuale amministrazione civica di centrodestra ci sta riportando agli inesorabili anni di Fanfani sindaco e del sindaco Pispoli, l’inchiesta, nata ad Arezzo sul fallito colpo, potrebbe andare a ritroso nel 1976, crono visionando quanto accadde in Francia, a Nizza, ai danni del forziere della Societè Generale.
Un colpo gemello del colossale furto andato in fumo ad Arezzo.
Due gocce d’acqua con modus operandi siamesi.

A Nizza come ad Arezzo, i ladri scoprono che le fognature sono facilmente accessibili da un corso d’acqua interrato che attraversa la città.
Il torrente Castro come il nizzardo Paillon li conducono vicino all’obiettivo finale, la camera blindata, per provare ad entrare nella quale ad Arezzo scavano da Piazzetta Sopra i Ponti fino alla sede di Banca Etruria senza però riuscire a violarla.

Bè, di questi tempi neanche i ladri fognaioli sono più quelli di una volta, neppure plagiando un piano andato a segno quaranta anni prima.

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Felice Cini
Felice Cini
Mi piacerebbe essere Tristano ma sono Felicino, vorrei essere qualcuno ma sono nessuno. Mi piacerebbe raccontare qualcosa di buono ma non ho argomenti. Vorrei un argomento positivo sul mondo che ci circonda ma non mi piace granché ciò che ci circonda. Scrivo su l'Ortica per la mia passione per ciò che non va bene. Mi assomiglia.

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