Dopo più di 9 anni, il processo per reati ambientali a carico di Sergio Squarcialupi, presidente del Cda della Chimet, si è concluso in una bolla di sapone.
All’inizio del processo i capi di imputazione erano 27 (tra i quali disastro ambientale e l’organizzazione per traffico illecito di rifiuti) e alla fine è rimasto praticamente nulla, dopo che quelli più gravi erano caduti nel corso dei vari gradi di giudizio e quelli rimasti in piedi si sono prescritti.
A noi non interessa tanto la notizia in sé, quanto il fatto che si siano spesi nove anni di tempo e denari pubblici per un processo iniziato con clamore e finito nel nulla.
E io pago! Diceva Totò…