Rospi indignati e ranocchie impaurite, residenti al Parco Pertini, si sono affidati alla Associazione Anfibi Urbani sezione di Arezzo, che ha annunciato di voler inviare una lettera di protesta a Sindaco e Assessori, di cui riportiamo il testo:
“Questo piccolo lago sarà pure di nascita recente, svanirà probabilmente coi primi raggi di sole.
Resta il fatto che è inaccettabile, e soprattutto pericoloso per la nostra anfibia e lacustre sopravvivenza, dover sopportare ogni volta le più svariate dimostrazioni di inciviltà: prime fra tutte le ruote di maleducatissimi ciclisti, che l’altro ieri hanno causato la morte di Sorella Ranocchiona (difficile non vederla, come suggerisce il nome); per non parlare dei cuccioli umani, che, armati di stivali, vengono lasciati da scellerati genitori a pestare i piedi in mezzo a questo nostro habitat, atteggiamento crudele questo, che ha ridotto Padre Rospo in sedia a rotelle, in quanto privato dell’uso degli arti posteriori.
Confidando in una solerte risposta (concreta, non ci accontentiamo delle parole), sollecitiamo i Signori Amministratori alla più tempestiva messa in sicurezza del nostro effimero laghetto, per non esporre più a simili pericoli le vite nostre e soprattutto dei nostri cuccioli”
La firma in calce: Associazione Anfibi Urbani sez. di Arezzo