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sabato, Aprile 6, 2024
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Ecco la guida per la Tanti di Arezzo distrutta.

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arezzo_distrutta Ci sono anche le macerie del palazzo con i muri della memoria

L’Ortica aveva fatto una promessa Lucia Tanti, assessore alle politiche sociali, la scuola, la famiglia, le politiche giovanili, lo sport- E la promessa l’Ortica le mantiene: ecco la guida di Arezzo sulla quale, lei che è di Caprese, può studiare qualche capitolo della storia aretina dal 1943 al 1944.
Per semplificarle la lettura l’Ortica ha scelto e messo in ordine numerico un po’ di foto dell’epoca, quando sui muri non dipingevano graffiti: ci buttavano direttamente le bombe.

La foto sul titolo è quella della copertina di “Arezzo Distrutta, 1943 44”.
Un libro prezioso per la memoria, non solo degli aretini, scritto da Enzo Droandi, croce al merito di guerra, medaglia d’argento dei Benemeriti della Cultura, nonché ultimo direttore generale della Banca Mutua Popolare Aretina, la Banca che accompagnò Arezzo nella sua trasformazione da centro agricolo a centro industriale, insomma nel miracolo economico aretino, di cui qualche eco deve essere arrivato anche a Caprese.

L’assessore, che ha definito “contesto sbagliato” quello dei muri di Via Garibaldi dove ci sono i murales che “se fosse per lei, li cancellerebbe” troverà in fondo alla foto gallery il contesto originale dei muri, come appariva la mattina del 13 novembre 1943, quando da poche ore i bombardieri alleati avevano, distrutto (Leggi Enzo Droandi) la città.

Ma ci sono altri contesti di quei giorni che possono dare qualche spunto di riflessione a chi della memoria di quei giorni ha più bisogno, come chi siede nel consiglio comunale di una città di cui non conosce neppure i momenti della sua storia più tragica, o fa finta di non conoscerli solo perché si trova più a suo agio in mezzo al vuoto della polemica tra fazioni.

Cominciamo dal primo “contesto”.stazione_arezzo
Ecco come appariva la mattina del 13 novembre del 43 la stazione di Arezzo con la copertura dei binari a vela, divelta .

Il secondo dei contesticimitero-monumentale-arezzo
è quello del cimitero monumentale fatto saltare in aria dalle bombe.chiesa-san-bernardo-arezzo
A seguire il cumulo di macerie della chiesa di San Bernardo che ha fatto da scudo all’attuale Museo archeologico.

palazzo-della-fonte-arezzoQuindi l’ultima ferita rimarginata, l’angolo del Palazzo della Fonte, distrutto con le macerie che arrivano fino al sagrato della Pieve, miracolosamente intatta.

via-garibaldi-arezzoPer chiudere la foto gallery, l’Ortica sceglie proprio l’ultima ferita, quella mai rimarginata, dei muri di Via Garibaldi, dove gli street artists di Icastica hanno lasciato il segno della memoria .
Delle macerie di un palazzo saltato in aria, come tanti altri della città sfregiata dalle bombe, e dalle quali emergono i muri della memoria.
A cancellare il Palazzo ci pensarono i bombardieri, a cancellarne la memoria si candida l’assessora Lucia Tanti.

Ma ora che ha la Guida di Arezzo, potrebbe anche ripensarci.
In fondo è anche assessore alla scuola.
E sarebbe una bella lezione la sua, se nelle scuole, ora ci andasse a insegnare ai ragazzi quello che nella Guida di Arezzo ha imparato.

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