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sabato, Marzo 30, 2024
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Il Romizysta e il Rugby-Lambrusco

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Cara Ortica, spesso non è facile convivere sotto lo stesso tetto coniugale. Figurarsi nello stesso impianto sportivo. E addirittura se ci mette bocca un ex assessore comunale come Francesco Romizi, senza granché credenziali da spendere in senso costruttivo nelle vicende che hanno contrassegnato il rugby ad Arezzo.

Non saprei dire se da noi arriveremo mai a giocare un rugby-champagne come i francesi, ma però sarebbe meglio andarci piano con il rugby-lambrusco, come quello rimbalzato in un’interrogazione specificatamente presentata in Comune l’altro giorno.

Ti racconto una cosa che non mi sono sognata dirigendomi in via dell’Acropoli, dove c’è il campo in cui si gioca con la palla ovale.

Sin dal 2011, la dirigenza della titolata Vasari Rugby che lo gestiva da sempre, aveva avuto le sue buone ragioni (forse e non dico il contrario) di promettere al Comune di allora, governato dal PD, di migliorare l’impianto di proprietà dell’Ente Locale. Impegnandosi ad investirvi un bell’importo in migliorie varie. Qualcosa come 340mila euro. Mica noccioline.

Ma tra il dire e il fare? Nisba.

Però il rubinetto delle sovvenzioni pubbliche continuava a funzionare e il Comune, che probabilmente aveva le sue buone ragioni (e non dico che non fossero buone), perseverava a sovvenzionare, anche in extremis nonostante il mancato rimborso dei consumi delle utenze. E, addirittura, fino in data antecedente al giorno in cui  il Comune si decise di revocare l’affidamento dell’impianto concesso alla Vasari.

Era il 2014 ma nell’immediatezza non successe alcunché. Il Comune, che fino a quel momento era ancora a guida PD, forse aveva le sue buone ragioni per traccheggiare di indire un nuovo bando. Fatto sta che la concessione venne sì revocata alla Vasari ma la Vasari restò a gestire il campo da rugby dell’impianto di via dell’Acropoli, per altri mesi e mesi.

Questo stato di cose non piacque ad un’altra associazione sportiva, la Arezzo Rugby Football Club, nata di recente e sebbene senza blasone però dotata di qualche buona ragione sulla base della quale diffidò, eccepì e contestò lo stato delle cose in via dell’Acropoli.

In particolare, l’ Arezzo RFC contestò il Comune per l’ occhio di riguardo che l’Ente Locale sembrava avesse verso la Vasari e puntò i piedi affinché fosse indetto un nuovo bando.

Bando che finalmente giunse, a 14 mesi di distanza dalla revoca della concessione alla Vasari dell’impianto di via dell’Acropoli. Siamo nel 2015. E’ maggio. Di lì a qualche settimana, in Comune cambierà colore dell’amministrazione.

Alla gara partecipò anche la Vasari, nonostante l’Arezzo RFC eccepisse l’opportunità di consentire l’accesso ad un’associazione già segnata dalla revoca della concessione per un inadempimento di 350mila euro, e lo vinse; ma l’Arezzo RFC contestò l’assegnazione, furono eseguiti dei controlli che culminarono nella sospensione dell’affidamento e la questione andò al Tar, su istanza della Vasari, che ottenne la revoca della sospensione; l’ Arezzo RFC ricorse al Consiglio di Stato che ribaltò la situazione evidentemente sulla base di qualche buona ragione.

Fatto sta che dal novembre scorso, l’impianto di via dell’Acropoli è in affidamento temporaneo all’Arezzo RFC. E proprio in occasione dell’assegnazione della concessione al nuovo gestore, i rappresentanti di Comune e associazioni rugbystiche verbalizzarono le inadempienze ravvisate a carico della precedente gestione in materia di manutenzione dell’impianto di via dell’Acropoli.

Cara Ortica, ti ho raccontato una cosa che non mi sono sognata dirigendomi in via dell’Acropoli, ma nel mentre ci andavo sono stata spinta in Palazzo Cavallo da un pacchetto di interrogazioni formato da Romizysta (Arezzo in Comune), Leprysta (M5S) e Donatysta (PD).

Io credevo che la palla da rugby ovale andasse trattata con cervello e con intelligenza, come una bella donna, e invece loro tre l’hanno fatta rimbalzare sull’erba del Consiglio Comunale come fosse un sacco di vento.

A sentire il Romizysta e il Donatysta il rugby ad Arezzo non è più un grande terzo tempo e la colpa è del nuovo gestore dell’impianto di via dell’Acropoli. Da che pulpiti arriva la predica, da che pulpiti! Il Romizysta è lo stesso che era assessore comunale allo Sport. L’altro è del PD.

Il Leprysta da parte sua si limita a dire che il rugby è una mischia affamata di terreno: “il Vasari Rugby non ha campo da gioco per partite e allenamenti mentre l’impianto sportivo di via dell’Acropoli di proprietà comunale è ora affidato a un’altra società”.

Ma a rincarare la dose giunge il Romizysta insieme al Donatysta, caricano a testa bassa l’Arezzo RFC sostenendo che “è peraltro inadempiente” e praticamente accusano che il rugby oramai non sia più uno sport equamente nobile in quanto “danneggiare il Vasari Rugby non è solo un aspetto agonistico ma danneggia il turismo sportivo”.

Cara Ortica, cosa mi tocca ascoltare!, cosa mi tocca stare a sentire!

A me viceversa risulta che L’ Arezzo RFC abbia regolarmente vinto il bando di affidamento in concessione dell’impianto, con tanto di progetto sia sportivo sia sociale; mi consta che sia adempiente ai propri impegni nei confronti dell’amministrazione e che non abbia debiti nei confronti di chicchessia; so anche che ha mantenuto gratuitamente l’altra società all’interno dell’impianto per 7 mesi, consentendole così di terminare i propri campionati.

In generale non c’è molto da capire nel rugby. In particolare, c’è da capire una cosa sola sulla situazione creatasi ad Arezzo.

C’è posto per tutti a condizione che: il buon giocatore compia la scelta giusta e che nessuno provi a cambiare le carte sulla concessione della gestione del campo di via dell’Acropoli, ottenuta non da una società figlia di buona donna, benché la crescita del movimento rugbystico cittadino non sia una moina.

 

 

 

 

 

 

11 Commenti

  1. In questo quattro righe ci sono più cazzate che in un articolo di lercio. Noto con piacere che la malafede non ha colore politico e che la moda di dire falsità ormai è sdoganata in ogni dove. Che vergogna!!!

  2. Credo che documentarsi, prima di fare da portavoce alla fantasia e alle bugie altrui, sia il minimo che debba fare chi scrive un articolo. Sposare una tesi, senza riscontri e senza verifiche, è troppo facile oppure è segno di malafede.

  3. Non ho capito gran che! Il Vasari sarebbe inadempiente per 350mila euro, nonostante i 300 tesserati, per questo è subentrato Arezzo RFC che invece ha 14 tesserati e non ha un centesimo manco per pulire il prato? Wow…

  4. C’è una società sportiva con più di 300 ragazzi che non ha un campo dove allenarsi. E visto che questo sta accadendo adesso ad Arezzo, è normale che di questa situazione se ne debba occupare anche l’Assessore alle Politiche giovanili e Sport di Arezzo. Tutto il resto, come diceva il noto filosofo Pieraccioni, fa volume.

  5. …bhà…situazione come questa dovrebbero portare a riflettere….non credo che siano tutte cazzate…magari può tornar comodo a qualcuno farle passare come tali?! eppure sono convinta che una buona parte di verità ci sia ovviamente chi sostiene il contrario dovrebbe avere due marroni da uomo e non da maschio e buttare sul piatto pubblico documenti che attestino il contrario.Le chiacchiere portano solo chiacchiere è troppo facile che ognuno dica che la sua è l’assoluta verità.Rifletto…e penso solo che questa vicenda è solo lo specchio delle persone che ne sono attori di entrambe le parti.Che la società blasonata pianga sui propri errori,sulle proprie incapacità anche regresse è patetico….come i suoi atleti,sostenitori e tutti quelli che la compongano non pretendano pubblicamente un confronto tra le due società un confronto diretto senza filtri.Certo,sarebbe davvero eloquente un bell’incontro con tutte le parti Comune compreso.Sarei davvero curiosa di vedere cosa ne esce fuori.Cari signori non avete le palle per fare questo? allora lasciate perdere il ruolo che avete nelle varie dirigenze non si addice a Voi!
    Forse ognuno ha il suo orticello da coltivare ? Parlate di sport di sociale e tante altre belle cose…ma non sono gli articoli sui giornali o i propri piagnistei palesati in ogni occasione che vi danno lustro ma soprattutto fanno solo vedere la qualità delle persone che si vantano di essere Rugbysti.Fate un favore alla comunità,a tutti i praticanti del Rugby cittadino ma anche a voi stessi confrontatevi ! …e lasciate perdere quelle basse insinuazioni rilasciate in un’intervista alla quale si ricorda a qualcuno dell’amministrazione di dove potrebbero confluire i voti alle prossime elezioni dei facenti parte di quella associazione….VOMITEVOLE…ma chi è quella lince che si permette di dire o sobillare una cosa del genere pubblicamente? è un dirigente? parla a nome di una società sportiva?….meno male che ad Arezzo non c’è nessuno che ha voglia di divertirsi….con cose del genere un’amministrazione comunale cazzuta gli farebbe pulire il cu…o con L’ortica!!!!!

    Saluti

    • Ma te chi sei? Ma come ti permetti di giudicare tesserati e atleti senza sapere niente? Chi ti ha detto che non abbiamo chiesto confronti?Ma da quale pulpito moralizzatore credi di poter cianciare con tale sicumera….e per dire poi solo banalità? Chi ti da il diritto di giudicare fra uomini e mezz’uomini senza sapere un cazzo? Forse avevi la tv rotta e non potendo vedere uomini e donne hai trovato giusto venire qui a dare sfogo alla tua necessità di giudicare a prescindere da tutto? Ridicola

  6. Con tutto il rispetto all’amministrazione si chiede di fare il proprio mestiere. Trovare un campo ad un’associazione che ha più di 300 iscritti, che sono cittadini ed hanno solo voglia di svolgere il proprio gioco. Il campo dell’arrigucci, abbandonato e perennemente semivuoto va dato all’ ARFC? Che se lo tenga, datecene un altro.
    Gli incontri tra le dirigenze? Ma con chi? Con una squadra che non esiste e che per giocare si è dovuuta associare non ad una ma a DUE squadre umbre? Con chi ci ha chiesto soldi per offrire pane e nutella ad un terzo tempo, offerta da noi, beninteso, perchè usavamo la terrazza della club house? Ma invece di chiacchierare a distanza senza avere idea di quello che dite, venite ad informarvi davvero, ed all’autore di questo articolo che non può essere altro che un affiliato all’ARFC, dico, VERGOGNATI, uno perchè ti nascondi dietro ad un nomignolo, due perchè propagandi scemenze. Alla Signora Sonia di cui sopra dico invece, ci siamo incontrati con il comune, con l’assessore, con la dirigenza dell’altra squadra, abbiamo mangiato nella club house fino a quando ci hanno scacciato mentre si mangiava in malo modo. Ma insieme a chi, a cosa!!!! Abbiamo provato di tutto ma non c’è statpo verso, ed ora? Ora che gli mancano gli iscritti, che si iscrivono da noi, vanno perorando incontri, accordi, condivisioni e quant’altro? Ripeto, a noi non importa dell’Arrigucci, o meglio, ci importa eccome, ma le cose andranno come dovranno andare, oramai ci sono legali, arbitrati, eccetera, noi vogliamo che i nostri ragazzi possano giocare. E basta. Ovunque. Grazie.

  7. Ma quando 8 anni ad una squadra di pallavolo aretina fu tolta la gestione del palazzetto geometri per darla alla pallamano non mi pare di aver letto ‘allo scandalo’.
    Non fu certo per i numeri di iscritti (non c’era paragone, chi se la fila la pallamano?), semplicemente ci fu un bando e l’assegnazione andò al vincitore (non ho idea nemmeno quali erano le condizioni di bilancio societarie).
    La soluzione fu comunque trovata, la stessa dell’anno precedente: una società gestiva e l’altra pagava una sorta di affitto. Solo che si erano invertite le due società.
    Ora non so qui se è stato trovato un accordo equo.
    Le società non devono andare d’accordo.
    Semplicemente dovrebbe esserci un comune che si fa da garante vigilando sul rispetto degli atti pubblici, il rientro dei debiti e la possibilità di poter far fare sport a tutti quelli che vogliono farlo.
    Il comune non è però tenuto a trovare un campo gratis a nessuna società (anche se sinceramente per il calcio lo fa un po di più).
    IL CHIMERA calcio non mi pare che abbia goduto di grandi elargizioni comunali eppure aveva un numero di iscritti ed in potenziale enorme.
    il mondo ha sempre girato così: fallisce una società? tranquilli i bambini vanno ad iscriversi in un’ altra

  8. Buonasera…ho letto con interesse la risposta della Sig.ra Alessandra ed ho anche speso un po’ di tempo per reperire un po’ di notizie.Purtroppo la mia ricerca è sicuramente limitativa non conoscendo la “verità vera” ma in fondo credo che ognuno racconti solo quello che gli fa’ più comodo per non dire gioco…Dunque se ho ben capito il Vasari Rugby aveva in affidamento la struttura di Rugby.Immagino che questo derivasse dal fatto di aver vinto un precedente bando.Bene,va da se che in quasi tutti i bandi vengano richieste delle migliorie etc.Che il Vasari si sia sbilanciato nel proporre tali migliorie per 300.000 euro lascia pensare….vabbè tralascio che è meglio…quindi per inadempienze e morosità la struttura viene tolta al Vasari Rugby e l’amministrazione indice un nuovo bando per l’assegnazione.Perfetto già mi pare strano che il Vasari potesse partecipare essendo moroso e inadempiente…ma questa è un’altra storia pare…comunque il Vasari vince per titoli etc il bando quindi dovrebbe essere nuovamente assegnatario gestore della struttura.Considerazione personale…chi affitterbbe un’altra volta il proprio appartamento all’inquilino moroso sfrattato ? bhà….. misteri Italiani…Comunque viene fuori che la documentazione per la partecipazione al bando contiene un “errore” di compilazione dei documenti e questo esclude il Vasari e la struttura viene assegnata ad altra società.Non entro nel merito dell’errorino….che a mio avviso in un bando non è cosa da poco…comunque.Immagino che il presidente pro tempore del Vasari rugby abbia dato le dovute spiegazioni ai soci avendoli messi in mezzo ad un campo qualsiasi…via Tar Consiglio di stato e storie varie…oltre a pellegrinaggi da Sindaco assessori insomma le solite cose.Poi,leggo che le due società hanno trovato un accordo per convivere sotto lo stesso tetto.In pratica esempio banale si è ospiti in quello che prima gestivo ma adesso lo gestisce un’altro.Mi verrebbe da pensare che non è andata poi così male e che comunque alla controparte qualcosa devo riconoscere…non posso certo comandare in casa d’altri perchè la mia società ha più tesserati dei suoi…o no?Comunque l’accordo salta e ognuno prende i suoi cocci e va a giocare a casa sua. Domanda scelta conveniente e ponderata per i tesserati Vasari ? mi pare di capire che non è stata la strada ottimale….nessuno si è chiesto se la dirigenza è stata in grado di gestire al meglio la situazione? comunque Sig.ra Alessandra purtroppo la struttura o meglio le strutture affidate per bando non vengono assegnate in base al numero di tesserati ma in base ad altre caratteristiche che Lei conoscerà sicuramente.Chiedere e pretendere all’amministrazione che trovi una collocazione perchè si hanno 300 tesserati dimenticandosi di essere morosi ed inadempienti e non ricordare questi due piccoli particolari…fa’ riflettere…….
    Immagino che adesso comunque la società paghi per i campi le docce etc….non era più logico restare nella struttura del Rugby anche dovendo riconoscere qualcosa all’attuale gestore ? Mi chiedo e chiedo a chi è più ferrato di me in materia ma è la stessa cosa allenarsi in un campo da calcio o in uno da rugby? credo che delle differenze ci siano..anche solo per le porte quelle del rugby mi sembrano abbastanza diverse…per i calci anche in allenamento non sono necessarie quelle porte?Per il bene dei 300 si rinuncia anche a quelle porte simbolo del rugby? io atleta pretenderei di allenarmi in un campo da rugby…Evidenzia di come RFC abbia dovuto unirsi con altre società cosa ci vede di così drammatico ? forse il Vasari non ha fatto una franchigia con il Cortona?

    Concludo invitando le parti a fare due passi indietro e confrontarsi pubblicamente immagino che le scaramucce i dispettini non vengano da una parte sola siamo tutti adulti e sappiamo come vanno queste cose…probabilmente anche rfc poteva fare di meglio non lo so’ ma fatemi capire agendo così chi ci guadagna? Ma invece di buttar via denari all’ingrasso di avvocati e companY se tutte e due le società li mettessero per far fare ai propri tesserati che so una viaggio rugbystico non sarebbe meglio ? soci e tesserati di entrambe le società ma ragionate tutti a cervello unico? Via crescete tutti un po’ confrontatevi due dirigenze intelligenti e con volontà costruttiva un punto di equilibrio devo trovarlo mettendo da parte i propri rancori.Se non siete capaci di questo ( e mi rivolgo a tutte e due le società) valete davvero poco….come chi vi sostiene.

    ortica e nutella per tutti e la tettoia ve la offro io!

    Saluti

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Felice Cini
Felice Cini
Mi piacerebbe essere Tristano ma sono Felicino, vorrei essere qualcuno ma sono nessuno. Mi piacerebbe raccontare qualcosa di buono ma non ho argomenti. Vorrei un argomento positivo sul mondo che ci circonda ma non mi piace granché ciò che ci circonda. Scrivo su l'Ortica per la mia passione per ciò che non va bene. Mi assomiglia.

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