Mario Salmi
(1889 – 1980)
Tra i più fecondi e grandi storici dell’arte del XX secolo, Mario Salmi, nel suo vastissimo arco di interessi, contribuì in modo fondamentale alla conoscenza scientifica del periodo Romanico e di quello Rinascimentale.
Docente universitario, Direttore di riviste d’arte, incaricato in ruoli direttivi presso le Soprintendenze di diverse regioni italiane, fu insignito di molti riconoscimenti ufficiali, e non solo nazionali. Ricoprì pure prestigiosi incarichi di primo piano, tra cui, la Vicepresidenza del Consiglio Superiore delle Antichità e Belle Arti, la Presidenza dell’ Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento e della Commissione Nazionale Vinciana, nonché Socio Nazionale dell’Accademia dei Lincei. Nato a S. Giovanni Valdarno, (provincia di Arezzo) Salmi nutrì per Arezzo un tenerissimo amore, testimoniato, non solo dal suo incarico, per quasi 34 anni, di Presidente dell’Accademia Petrarca di Lettere e Arti, ma pure per la passione con la quale dedicò le sue energie nello scoprire i tanti tesori artistici e architettonici del territorio, prima di lui, ancora poco valorizzati; sempre alla sua instancabile attività si deve la nascita del Concorso Polifonico Internazionale “Guido d’Arezzo” e della Biblioteca Consorziale della Città. L’ardore per la cultura lo spinse anche ad interventi coraggiosi: durante l’occupazione tedesca, mentre alcuni carri armati erano disposti sul piazzale antistante la Basilica di S. Francesco, Salmi temendo per gli affreschi di Piero della Francesca all’interno, esposti al pericolo di un possibile bombardamento degli alleati, cercò il comandante tedesco, che scoprì essere uno storico dell’arte in uniforme, e così ottenne l’allontanamento dei mezzi corazzati. Basilari per la storia aretina, sono i suoi volumi sulla civiltà artistica del territorio e sulla pittura di Piero della Francesca.