Consumare due porzioni di pesce grasso a settimana protegge da gravi patologie cardiovascolari come infarto, ictus, arresto cardiaco e insufficienza cardiaca.
Secondo gli studiosi, dell’American Heart Association (AHA) il numero giusto di porzioni di pesce da consumare ogni anno da 100 grammi ciascuna è di 104.
Le specie raccomandate dal team dell’AHA sono quelle ricche di grassi come il tonno, il salmone, lo sgombro, le aringhe, le sardine e la trota di lago.
Queste specie hanno tutte un quantitativo superiore di acidi grassi Omega-3 rispetto a merluzzo e frutti di mare di capesante, gamberi e altri crostacei e molluschi.
L’ Omega-3, un acido grasso noto proprio per la protezione offerta al cuore, dato che riuscirebbe a ripulire le arterie dalle ostruzioni.
Il pesce, dicono gli esperti, non deve essere consumato fritto.
I benefici del consumare pesce grasso, secondo gli studiosi, supera i rischi del mercurio contenuto nelle sue carni, le cui concentrazioni sono talvolta risultate significative nei pesci più grandi come tonno e pesce spada.
Anche se secondo uno studio del Journal of the National Cancer Institute gli Omega-3 possono aumentare fino al 71 percento il rischio di ammalarsi di cancro alla prostata.