Dopo essere stato a mirar la battaglia in quel di Campaldino, ospite nel castello di quei Guidi traditori, il “loro” sommo poeta se ne ritorno’ a Firenze, lasciando il Bostoli, altro traditore della sua citta’ natale, ad assediare Arezzo, per poi trovar, per mano d’Ippolita, piacere e morte.
( Uno dei condottieri fiorentini era il guelfo Bostoli fuggito da Arezzo, e che poi giunto fin quasi sotto le mura di Arezzo, aveva rapito il più piccolo dei 6 figli di Ippolita degli Azzi di Borgunto, che era andato a curiosare, nei pressi dell’ accampamento gigliato, e, il cui marito era morto a Campaldino. Questa bellissima donna, così dice la ldggenda della realtà dei fatti, si reco’ alla tenda del Bostoli, gli si concesse in una lunga notte, dopo aver fatto liberare il piccolo, e che culmino’ con la uccisione del Bostoli perforato al cuore da un pugnale, per mano della stessa, quest’ultima aveva radunato tutte le anime della città ad una difesa ad oltranza di Arezzo, ma che fu opera inutile, in quanto il Vicario consegno’ le chiavi ai fiorentini.)
Dante era ancora troppo giovane da esser capace di rotear la spada contro le altrui membra e per di più era ‘na mezza…. , tuttavia riuscì a farsi portare un testo dell’ Universita di Arezzo, di quel frate, ( nel testo di Restoro troviamo scritto… del nostro convento…) astronomo, filosofo, pittore e orefice, un antesignano dei rosacroce.
( I rosacroce, dal quindicesimo secolo si dedicarono a riti magici, ricerche scientifiche alchimisti, organizzazione segreta, ma di alta rettitudina morale)
Il testo era la prima opera scientififica scritta in volgare, del nostro Restoro, sottratto dall’università aretina da quei fiorentini che ancora non avevano tal grado di cultura.
(L’università di Arezzo fondata nel 1215 quella di Firenze nel 1321)
Ristoro o Restoro…!?
( poco si sa di lui certo era un orefice Res – t- oro = Res aurum= cose d’oro, riusciva a sfumare i colori, conosceva le erbe medicali, e conosceva le opere di Platone, Aristotele e pure degli astronomi orientali.)
La sua opera, con i fascioni e le sue simmetrie dela conformazione del “globo”, influenza il “loro” sommo poeta sia per i gironi ed anche nel concetto dei due emisferi, quello delle terre con al centro Gerusalemme, e quello delle acque in cui si erge il monte del Purgatorio.
Dante trovandosi in Verona, ( vea Roma = maledetta Roma: il capo dei galli Brenno in questo luogo fu sconfitto dai romani, e ritirandosi malediceva Roma e la città, che poi fu un caposaldo romano, prese il nome da quegli accidenti), il Poeta, dicevo trovandosi al ” cospetto” di coloro che lo ospitavano criticava “quaestio terae et acquae” , il concetto di Restoro: le altezze delle montagne (terre) sono maggiori di quelle delle acque.
Vi sembra una cosa ovvia, certo dalla montagna si puo vefere il mare, ma qui si parla di profondità e di altitudine, In senso contrario: il Purgatorio, per Dante, è piu alto delle montagne dell’emisfero boreale, cioè della profondità dell’ inferno, in quanto si tende ad andare verso il Paradiso, la parte più alta di tutto l’universo….., verso il Creatore.