E’ un momento storico molto particolare, dove mentre l’Europa si incarta sui “falsi diritti” e su astruse leggi “politicamente corrette”, l’Islam politico e religioso ne approfitta per minare ancora di più la nostra civiltà e il nostro modo di vivere.
Ovviamente i primi responsabili del nostro declino politico, economico e culturale siamo noi stessi, perennemente in guerra contro tutto cio’ che di buono abbiamo fatto e costruito nei secoli passati, sempre pronti ad autoaccusarci di essere responsabili di tutti i problemi che ci sono nel mondo.
E’ nel cuore dell’Europa, esattamente in Germania, che arriva una nuova forte minaccia al mondo occidentale.
DAVA: acronimo dell’ Alleanza Democratica per la diversità e il risveglio.
DAVA è un partito islamista che afferma di lottare “per garantire tutti i diritti a chi è di origine straniera”.
Dal programma politico si legge che DAVA “vuole combattere la la discriminazione, la disparità di trattamento , e a favore delle diversità e della tolleranza, contro il nazionalismo, la xenofobia, l’odio per i musulmani e contro l’antisemitismo.
Tutti obiettivi molto nobili, ma dietro questa facciata democratica si cela un grave pericolo. Il partito ha tra i suoi principali esponenti noti personaggi sostenitori del presidente turco Erdogan.
A partire da Teyfik Ozcan, che guida il partito DAVA, che è un grande sostenitore proprio di Erdogan, proseguendo con Mostafa Yoldas, Ali Ihsa Unlu e Fatih Zingal: tutti quanti forti e convinti sostenitori di Erdogan e con fortissimi interessi della Turchia in Germania.
Se si pensa che in territorio tedesco vivono circa 3 milioni di turchi, è evidente che il potenziale è enorme.
Nelle ultime elezioni presidenziali in Turchia, il 67% dei turchi residenti un Germania ha votato Erdogan!
Il partito islamico DAVA ha un semplice piano: presentarsi alle elezioni europee di giugno e poi, nel 2025, a quelle tedesche per il rinnovo del parlamento tedesco.
Mentre Ozcan respinge i sospetti di essere una diramazione del partito AKP turco, il Ministro dell’Interno tedesco ha acceso i fari su DAVA, con fortissimi dubbi e concrete paure. Yoldas è sotto osservazione per il suo sostegno ad Hamas, Zingal è noto come lobbista dell’AKP in Europa, mentre Unlu è un funzionario dell’Unione turco islamica per gli affari religiosi (DITIB), fondata a Colonia nel 1984.
Circa 900 moschee in Germania sono affiliate a DITIB, e DITIB riferisce direttamente alla Direzione per gli Affari Religiosi di Ankara (Diyanet), quindi al presidente della Turchia Erdogan!
Situazioni simili stanno accadendo anche in Francia e in Belgio, e anche in Italia ci sono forti spinte da parte delle dirigenze islamiche per formare un partito musulmano.
Tornando alla Germania, puo’ tornare utile la riflessione che ha rilasciato il Ministro delle Politiche Agricole Cem Ozdemir, di origine turca: “il partito DAVA, una propaggine di Erdogan, che si presenta alle elezioni in Germania, è l’ultima cosa di cui abbiamo bisogno”.
Vengono subito in mente le parole che anni fa alcuni imam e politici musulmani declaravano al mondo occidentale: con le vostre leggi vi invaderemo, con le nostre vi sottometteremo.
L’ Europa si svegli prima che sia troppo tardi.
A furia di scherzare con il fuoco ci si brucia.
E ci si fa molto male!
“Ecco!… le trombe / squillano del Buglion!… / La santa terra / oggi nostra sarà. // Sì!… Guerra! Guerra! // Guerra, guerra! S’impugni la spada, / affrettiamoci, empiamo le schiere; / sulle bende la folgore cada, / non un capo sfuggire potrà. / Già rifulgon le sante bandiere / quai comete di sangue e spavento: / già vittoria sull’ali del vento / le corone additando ei va! ” (I Lombardi alla prima crociata).
Forse non si è accorto che siamo nel 2024?