Sono stati finalmente trovati i fondi per la costruzione del nuovo Hospice di Arezzo.
E come ha detto giustamente il vicesindaco Lucia Tanti, sarà un risarcimento, non certamente una vittoria.
L’ Hospice ad Arezzo già esisteva, all’interno della palazzina del Calcit.
Una struttura che era stata completamente rinnovata , strutturata ed efficiente per il servizio ai malati di tumore in fase terminale.
Purtroppo la struttura fu gravemente danneggiata da un incendio nell’aprile del 2020 ed inspiegabilmente non fu più riaperto e i responsabili della ASL aretina fecero fare del nomadismo ai malati, prima nella struttura della Koiné e poi al San Giuseppe, la clinica.
In ultimo fu scelta la struttura di Agazzi, dove tutt’oggi risiede.
Oggi, finalmente, arrivano direttamente dai Ministeri della Salute e dell’Economia i soldi per realizzare il nuovo Hospice.
Oltre 4 milioni di euro che serviranno a costruire la nuova struttura, attraverso l’utilizzo dell’ex art. 20.
Oltre ai Ministeri bisogna ringraziare tutti coloro che si sono adoperati per questa opera, a partire dal Comune di Arezzo, capofila in questa situazione, e tutti i consiglieri regionali del nostro territorio, sia di maggioranza che di opposizione.
Sarà importante riavere una struttura fondamentale per i malati terminali di cancro.
Però, quanta fatica e quanti soldi inutilmente sprecati!
L’affitto alla struttura di Agazzi costa 600.000,00 euro all’anno, e siamo già entrati nel quarto anno.
Da oggi a quando verrà aperta la nuova struttura , quanti altri soldi saranno spesi? Purtroppo i tempi non sono certi.
Le dichiarazioni dei Consiglieri regionali Ceccarelli e De Robertis parlano di “imminente realizzazione”.
Mentre la dirigente della ASL Antonella Valeri dichiara che “una tempistica precisa per l’Hospice non è presentabile”.
Tutto chiaro?
Assolutamente no, uno dice pera, l’altro dice mela! In parole povere, in questi anni abbiamo pagato due Hospice, quando all’epoca bastava rimettere apposto quello esistente! Sono molto contento per tutti i malati che in questi anni sono stati seguiti in modo idoneo e in futuro potranno ricevere le cure adeguate per la loro sofferenza, ma fa sempre male e lascia un po’ di amarezza vedere sempre sprecare i soldi pubblici quando se ne poteva fare a meno.
L’incendio (per altro lontano dall’hospice) è avvenuto dopo che l’hospice fu sfrattato con la scusa della pandemia