Apprendiamo con dolore che, tra la notte di sabato e domenica, è venuto a mancare, per cause che dovranno essere accertate, il sacerdote titolare della numerosa parrocchia dell’Orciolaia di Arezzo.
Una notizia che lascia basiti perché le voci che si stanno rincorrendo sono piuttosto drammatiche, ma questo a noi non interessa.
Interessa invece riflettere perché ad un giovane sacerdote africano, già noto per avere problemi di una certa entità è stato non solo lasciato solo, ma gli è stata affidata una parrocchia grande come quella dell’Orciolaia.
Ciò era avvenuto la scorsa estate e la firma di tale assegnazione porta quella del pensionato Riccardo che, non pago di quanto aveva demolito, anche con un piede nell’oblio ha voluto imporre la sua volontà devastatrice mettendo in atto sulla scacchiera diocesana una serie di assurdi quanto incomprensibili spostamenti.
Al pari, viene anche da chiedersi dove fossero i suoi stretti collaboratori per permettergli questa condotta e cosa facessero!
Oggi, alla luce di questa disgrazia, perché di disgrazia si tratta, vorremmo che il nuovo Vescovo si renda presto conto della situazione e, all’aspetto mediatico, faccia seguire fatti, quei fatti che i fedeli di questa Diocesi aspettano da ben 14 anni.
Infine, permetteteci un pettegolezzo, sembra che domenica il pensionato sia rovinosamente caduto nella grande magione di piazza San Domenico e che sia accorso anche un amato nipote.
Forse un segno? Chissà! Una preghiera per l’anima di don Agapito.
Grazie