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domenica, Marzo 31, 2024
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Villa Severi: il giallo delle valigie nei sacchi neri

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Sabato 20 agosto; chi nel corso della mattina avesse percorso il vialetto che costeggia il parco di Villa Severi non avrebbe non aver potuto notare i sacchi neri parcheggiati appena fuori del recinto destinato ai cani tanto erano voluminosi.

Chi poi si fosse fermato ad osservare i pacchi avrebbe potuto ascoltare la storia di questo strano “ingombro” raccontata da chi aveva rinvenuto i fagotti, trovati nascosti dietro la siepe che all’interno del parco, delimita l’area dove si trova il casotto dentro il quale ci sono i quadri di controllo.

La persona che aveva effettuato il ritrovamento aveva provveduto a spostarli nella posizione che si vede in foto.

È risultato chiaro che i sacchi contenevano dei trolley dal momento che fuori dalla plastica dell’involucro spuntavano le ruote di un paio di valigie.

Dopo qualche attimo d’incertezza c’è stato qualcuno che ha chiamato la polizia così, dopo qualche minuto, sono arrivati due agenti che hanno provveduto a verificare il contenuto dei sacchi.
All’interno c’erano due trolley (di buona fattura e di colore coordinato) zeppi di indumenti  estivi e invernali, a prima occhiata, femminili.
I militi hanno provveduto al sequestro delle cose rinvenute.

Resta il mistero: a chi appartenevano le valigie rinvenute che erano state così ben occultate?
A qualche barbone (o barbona visto il contenuto) o erano frutto di un furto magari al deposito bagagli della ferrovia?
Quello che è evidente è che il degrado dei parchi aretini sta cominciando anche ad interessare Villa Severi dove ultimamente si stanno verificando atti di vandalismo per non parlare della mortale aggressione canina avvenuta pochi giorni fa.

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WOODY 29
WOODY 29
Te le canto e te le suono. Dopo aver girato il mondo, aver visto, giudicato e criticato mille cose, mi sono fermato in questo posto perché ho trovato interessante la varia umanità che lo popola e per l’occasione ho cambiato il titolo al mio brano più famoso: “This land is not my land (but I live there)”. Il testo della canzone invece è sempre valido, qui come in USA.

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