Questa mattina, alle ore 5.36 sulla A22, all’altezza dello svincolo di Nogarole Rocca,in direzione Modena, un’ambulanza della Croce Bianca di Monte San Savino ha tamponato violentemente un autoarticolato.
Il mezzo di soccorso, con a bordo il conducente e il soccorritore, era di rientro dopo avere trasportato un malato a Bergamo per un trapianto.
A causa dello scontro il soccorritore è poi rimasto incastrato tra le lamiere.
I vigili del fuoco partiti da Verona con due automezzi, tra cui un autogrù, hanno liberato l’uomo che aveva gli arti inferiori incastrati tra le lamiere.
I due soccorritori rimasti coinvolti nell’incidente, dopo le prime cure, sono stati trasportati in ospedale per ulteriori accertamenti, in particolare uno all’ospedale di Villafranca di Verona e l’altro in quello di Verona Borgo Trento, rispettivamente in codice verde ed in codice giallo
Il messaggio della Asl
“E’ con grande preoccupazione che abbiamo appreso dell’incidente occorso ad un’ambulanza della Croce Bianca di Arezzo questa mattina presto lungo l’autostrada A22, dichiara il Direttore Generale della ASL Antonio D’Urso.
Il mezzo stava rientrando ad Arezzo dopo che aveva trasferito una giovanissima paziente all’ospedale di Bergamo per un trapianto di fegato.
Desidero esprimere la mia personale solidarietà a tutto lo staff della Croce Bianca di Arezzo e al suo presidente Urbano Dini e ringraziarli per il grande lavoro che compiono quotidianamente assieme ai nostri professionisti dell’Emergenza Urgenza.
Dobbiamo sempre ricordarci, conclude D’Urso, che il sistema di soccorso ed assistenza nel territorio funziona proprio grazie al livello di collaborazione tra pubblico e privato.
I tanti volontari e professionisti che collaborano con le istituzioni private sono una risorsa fondamentale.”
“Il sistema di emergenza urgenza si fonda su una collaborazione veramente stretta tra il personale della ASL e quello delle associazioni di volontariato, dichiara Massimo Mandò, direttore del Dipartimento Emergenza Urgenza della ASL.
Questo brutto incidente ci ricorda quanto sia intenso e non privo di rischi il lavoro di queste persone che spesso molti tendono a classificare come semplici volontari; ma sono molto di più.
Sono persone preparate e che hanno una formazione continua e che, assieme ai medici ed algi infermieri dell’emergenza urgenza, garantiscono servizi importantissimi. Spero che gli operatori della Croce Bianca coinvolti si possano rimettere presto e tornare al nostro fianco per lavorare al bene della comunità.”