Erano le 15.05 circa quando arriva presso la Sala Operativa della Questura di Arezzo la segnalazione di un uomo che si era appena presentato al pronto soccorso poiché era stato violentemente aggredito prima dalla compagna e poi dal figlio della donna.
I fatti: intorno alle 12.00 circa ieri, 15 ottobre, la vittima inizia un’accesa discussione con la sua compagna, per motivi prettamente economici dato che ad unire i due non vi è solo una relazione affettiva ma anche motivi di lavoro poiché comproprietari della stessa società.
Dopo pochi minuti i toni iniziano a scaldarsi e la lite inizialmente solo verbale passa alle vie di fatto, la donna, infatti, aggredisce l’uomo con morsi, graffi e calci.
Poco dopo giunge sul posto anche il figlio della donna che si unisce alla furia aggressiva della madre, iniziando cosi a spintonare l’uomo fino a farlo cadere rovinosamente a terra.
Gli agenti giunti presso il Locale Nosocomio dove la vittima si stava sottoponendo alle cure del caso, assunte le prime informazioni ed espletati i primi accertamenti, grazie ai quali vengono a conoscenza del fatto che la donna, è detentrice di diverse armi che custodisce presso la sua abitazione.
Alla luce di quanto accaduto, gli operatori della Polizia di Stato, prendono contatti con la donna che rintracciano presso la sua residenza insieme al figlio; arrivati sul posto procedono, dunque, all’immediato ritiro cautelare di tutte le armi, oltre che alla denuncia della donna e del figlio per il grave episodio di violenza di cui si erano responsabili.