Le interrogazioni
Nove le interrogazioni illustrate in Consiglio Comunale: fra le domande poste dalle opposizioni, l’esistenza o meno di un progetto di riqualificazione dell’area di sosta e mercato di via Alessandro dal Borro posta sotto al viadotto della tangenziale urbana, se c’è l’intenzione di rivedere il progetto di rifacimento di piazza Saione in vista di un aumento delle aree pedonali e della conservazione degli alberi esistenti, quali sono i provvedimenti contro il degrado e i fenomeni di violenza che caratterizzano alcune zone della città con un focus specifico sui giardini Porcinai, qual è l’eventuale data di riapertura del parco dell’anfiteatro, a quali conclusioni è pervenuta l’indagine geologica su via Padre Caprara interessata da un restringimento della carreggiata e da un abbassamento del terreno adiacente alle mura, se l’illuminazione della zona artigianale Carbonaia sia allacciata a quella pubblica anche nei tratti di strada attualmente chiusi, quali azioni verranno prese per sbloccare lo stallo e del cantiere di via Fabio Filzi. Continua a leggere
Due le interrogazioni da altrettanti gruppi di maggioranza: la prima sull’infrastruttura stradale che dovrà sorgere in via Fiorentina e sui possibili disagi per gli automobilisti dovuti ai raggi di curvatura del nuovo tratto di tangenziale, la seconda ancora sui giardini Porcinai e la vivibilità e sicurezza della zona messe a repentaglio da gravi fatti di cronaca.
Nelle repliche, è stato precisato che nell’area di via Alessandro dal Borro è stato realizzato un intervento di consolidamento strutturale dei piloni e che le reti di protezione dagli uccelli verranno ripristinate; che il progetto di via Fiorentina presta attenzione a ogni aspetto relativo alla sicurezza della circolazione, comprese le future percorrenze in curva; che il progetto di piazza Saione serve a dotare la zona di una parte pedonale più ampia, che le piante attuali sono in una posizione tale da renderle potenzialmente pericolanti e che sono previste la piantumazione di nuovi alberi a fusto alto e la delimitazione degli stalli del mercato; che il cantiere dei Porcinai partirà ai primi di giugno e nel frattempo ci sarà una triplice azione costituita dall’incremento dell’illuminazione dei giardini con uno o due fari incrociati, dalla potatura degli alberi che creano zone d’ombra e di oscurità che celano meglio eventuali crimini e da una vigilanza continua affidata a un soggetto privato che avrà funzioni di deterrenza e avviso immediato delle forze di polizia nei casi di pericolo o condotte illecite; che la riapertura del parco dell’anfiteatro, come il relativo intervento di manutenzione, sono di competenza diretta del polo museale; che dopo la conclusione delle indagini specifiche e delle prove geotecniche e geologiche le mura di via Padre Caprara saranno oggetto di un progetto e di un intervento d’urgenza; che la zona Carbonaia è già collegata all’illuminazione pubblica; che è stata emanata un’ordinanza di ripristino delle condizioni di decoro e salubrità dell’area di via Filzi e che per consentirne l’ottemperanza da parte dalla proprietà sono state messe in contatto quest’ultima e Nuove Acque per la ripulitura dal fango e lo smaltimento, successivo alla loro analisi, delle acque depositatesi.
Le pratiche
Con le modifiche al piano triennale delle opere pubbliche approvato dal Consiglio Comunale con 18 voti favorevoli e 7 contrari sono previsti 1.900.000 euro per l’asfaltatura di via Calamandrei e 750.000 euro per altri lavori di manutenzione ordinaria dei manti stradali.
La messa in sicurezza e la procedura di spesa, pari a 262.000 euro, per il ponte che collega Buon Riposo a Castelluccio saranno regolati da una convenzione tra i Comuni di Arezzo e Capolona.
La rotatoria di via Chiarini sarà finanziata non più con fondi ministeriali ma con l’alienazione di beni.Continua a leggere
Da alcuni giorni, è lo stesso palazzo comunale a essere oggetto di lavori urgenti di manutenzione.
Si tratta della messa in sicurezza delle decorazioni delle finestre, degli stemmi e degli elementi lapidei in arenaria e travertino della facciata principale e di quella lungo via Ricasoli.
Tra le pratiche finanziarie, il rendiconto del 2023 è stato approvato con 19 voti favorevoli e 7 contrari.
Le principali entrate registrate sono quelle tributarie e tra queste l’Imu fa la parte del leone con oltre 28 milioni di euro mentre l’addizionale Irpef raggiunge 8.258.000 euro. Le entrate extratributarie rilevano per 19.880.000 euro, i trasferimenti correnti per 8.584.000 euro, i dividendi distribuiti dalle società partecipate per 2.101.000 euro. Le voci maggiori di spesa corrente sono il personale, il servizio di smaltimento dei rifiuti, le opere pubbliche e il sociale. Tra i residui attivi la Tari non pagata costituisce la quota principale, seguita dalle multe derivanti dalle violazioni al codice della strada.
Approvata dal Consiglio Comunale con 20 voti favorevoli e 5 contrari anche la variazione di bilancio che destina una parte dell’avanzo vincolato, per una quota di oltre 9.000.000 di euro, principalmente alla manutenzione stradale, al rinnovo delle telecamere che registrano gli accessi e le uscite dalla ztl, al ponte sull’Arno tra Buon Riposo e Castelluccio, alla manutenzione straordinaria di via Calamandrei, al sociale e alla scuola.
L’incasso derivante dalla vendita di palazzo Carbonati sarà destinato ai lavori di realizzazione della rotatoria di via Chiarini.
La variazione adegua i capitoli e le previsioni di entrata dell’imposta di soggiorno il cui gettito servirà in parte a finanziare le attività della Fondazione Arezzo InTour e i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.
Per quanto riguarda le tariffe Tari, sulla base dell’ultimo piano economico-finanziario approvato dall’assemblea di Ato Toscana sud il costo per il Comune di Arezzo è pari a 21.597.000 euro, pari a un più 4,6% rispetto all’anno scorso. Tale incremento medio viene riprodotto in maniera sostanzialmente omogenea sia sulle utenze domestiche che su quelle non domestiche. Gli effetti saranno visibili negli inviti di pagamento a saldo da corrispondere entro il 2 dicembre.
Quelli in fase di recapito, scadenza 30 aprile, si riferiscono invece all’acconto 2024 calcolato sulle tariffe del 2023