Puntualmente di questi tempi, già di per se’ non confortanti a causa del riacutizzarsi del Coronavirus, e’ stata resa nota la graduatoria delle 107 province italiane con il più alto tasso di criminalità, elaborata dal quotidiano Sole 24 Ore sulla base del numero dei delitti ogni 100mila abitanti denunziati alle Forze di Polizia nel 2019.
La classifica del 2020 vede la provincia di Arezzo al 65esimo posto, con un lieve miglioramento rispetto al 60esimo di quella relativa al numero complessivo dei reati commessi e denunziati nel 2018, che, tuttavia, rappresenta pur sempre il secondo peggior dato dal 2015 ad oggi (tenendo presente che la classifica va letta al contrario, nel senso che le città prime in classifica sono le meno sicure, troviamo Arezzo al 72esimo posto nel 2017, all’ 84esimo nel 2016, al 70esimo nel 2015 ed al 78esimo nel 2014).
Analizzando le diciotto diverse tipologie di reato, balza subito agli occhi (ma non c’era certo bisogno della statistica per rendersene conto !!) che i peggiori dati riguardano il possesso degli stupefacenti (19esimi in Italia) ed il relativo spaccio (14esimi).
Sorprende, invece, e preoccupa non poco, il 12esimo posto in campo nazionale e dato provinciale peggiore in assoluto in fatto di sfruttamento della prostituzione e della pornografia minorile: fenomeni di estrema pericolosità, a fianco dei quali spesso si collocano atti di violenza compiuti – anche in danno di minorenni – da singoli o da organizzazioni criminali e di stampo mafioso, la cui presenza nella nostra provincia e’ aumentata notevolmente (dal 90esimo al 52esimo posto le prime ed al 27esimo posto le seconde).
Un altro fenomeno da tenere d’occhio e’ quello del riciclaggio e del conseguente impiego di denaro “sporco”, per i quali la nostra provincia si piazza ad un non certo lusinghiero 22esimo posto, e, sempre collegato al denaro, l’aumento dell’usura (dal 60esimo al 38esimo posto) ed il numero sempre più crescente delle rapine (dal 62esimo al 27esimo posto in Italia).
Per il resto si ammazza volontariamente o si tenta di ammazzare un po’ di più (dall’84esimo e dal 93esimo posto del 2019 al 68esimo e 38esimo del 2020), ma in compenso si ammazza di meno colposamente o a causa di incidenti stradali (105esima e 101esima posizione), come pure e’ diminuito il numero degli infanticidi, passato dal settimo al 58esimo posto.
Pressoché stabili ed in qualche caso migliori i numeri delle denunzie di furto e delle estorsioni.
Un quadro generale a tinte chiare e scure, che non vede Arezzo tra le migliori province italiane, ma neppure tra le peggiori, soprattutto se confrontato con quelli delle consorelle toscane, tutte, tranne la solita, virtuosa, Siena (77esimo posto), messe molto peggio di noi in fatto di sicurezza.
Belli questi numeri! Fanno pendant con quelli concernenti i permessi ZTL. Numeri utili, necessari, a compiere, volendo e potendo, “operazioni intellettuali” sullo stato di questa città.