Torna il derby con il Perugia dopo 10 anni nel momento peggiore di sempre.
Stadio semivuoto a causa delle restrizioni dovute alla pandemia.
Lavori in corso nella squadra che ancora deve assimilare una sua identità di gioco oltre all’inserimento dei nuovi acquisiti.
Insomma un derby che pare un’amichevole ma che amichevole non lo per nulla.
Ci sono i tre punti in palio e sia aretini che umbri hanno mille motivi per accaparrarseli.
Se da una parte i padroni di casa aspettano la gara per riscattare la sconfitta della prima giornata anche gli umbri devono ritrovare fiducia dopo il pari interno.
E poi gli ospiti vengono da una retrocessione ed hanno ambizioni di risalire subito in B o, almeno, di fare un campionato di vertice.
Insomma le premesse per una gara bella e vibrante ci sono.
Ma al tirar delle somme non è proprio così.
La differenza tra Arezzo e Perugia nei 90’ si è vista tutta.
Quadrati, con un’idea di gioco, pronti a pressare già nell’area di rigore avversaria gli umbri per quanto approssimativi, appesi alle individualità, impacciati nel far ripartire l’azione senza trovare un antidoto al pressing avversario i padroni di casa.
La vince, meritatamente il Perugia che nel 2° tempo segna il gol della vittoria con Kouan il quale approfitta di un batti e ribatti nell’area piccola amaranto per segnare a porta sguarnita.
L’Arezzo le sue occasioni le ha avute, specie nella prima metà di gara, ma sono sembrate più iniziative individuali che frutto di scamabi provati in allenamento.
Prima con Luciani poi due volte con Cutolo gli amaranto hanno addirittura rischiato di andare al riposo in vantaggio.
Ad inizio ripresa Potenza toglie Sane più volte richiamato dall’allenatore (e con poco pubblico gli ordini della panchina si sentono benissimo) per inserire Merola.
Quando poi gli amaranto passano in svantaggio Potenza inserisce l’altra punta arrivata negli ultimi giorni di mercato, Pesenti, al posto di Foglia ridisegnando l’Arezzo con Merola e Pesenti avanti e Cutolo a giostrare alle loro spalle.
I cambi non danno l’effetto sperato.
Ad onor del vero dobbiamo annotare una ghiottissima occasione capitata a Merola che prima si libera di un avversario ed entrato in area a ty per tu con Fulignati tira centrale ed il portiere devia in angolo.
Poco più sino al termine con Il Perugia che non ha difficoltà a controllare i tentativi velleitari dell’Arezzo.
C’è molto da lavorare per Potenza e tutto lo staff tecnico ma il campionato iniziato con oltre un mese di ritardo e la necessità di recuperare il tempo perduto a causa del COVID-19 impongono il ritorno in campo già giovedì prossimo nella trasferta di Gubbio poi domenica ancora al Comunale ad ospitare la Virtus Verona.
Due gare che, con un po’ di tempo per poterle preparare al meglio non sarebbero state, forse, trascendentali ma che nella situazione attuale diventano delicatissime.
La squadra c’è, gli arrivi, almeno sulla carta sono di qualità, Ora è necessario assemblarli al meglio per far si che la rosa possa rendere per quello che è il suo potenziale.
Certo che un risultato positivo giovedì darebbe una spinta psicologica non indifferente.