Vi sembrano anormali i vegani e i vegetariani?
Beh allora siete fuori dal mondo, ci sono diete, strampalate frutto di scelte salutistiche, etiche, religiose, politiche, perfino identitarie.
Roba che fa sembrare vegetarianesimo e perfino veganesimo scelte tradizionali.
Cucina queer: dalla lettera Q alla sigla Lgbtq, che identifica persone sessualmente differenti dall’ eterosessualità, indica non una categoria di cibi particolare ma un modo di mangiare con i richiami all’estetica «arcobaleno».
Cucina gay: Esistedal 1965, anno in cui lo scrittore omosessuale Lou Rand Hogan provò a codificare un ricettario e un’abitudine gastronomica omosex nel libro «The Gay Cookbook».
Paleodieta: una regola alimentare basata esclusivamente sui cibi reperibili prima dello sviluppo dell’agricoltura.
Selvaggina, sangue frattaglie, pesce, crostacei, rettili, vermi, bachi, insetti, uccelli, uova, bacche, miele, vegetali spontanei, radici, bulbi, noci e semi.
Dieta alcalina: quella di cibarsi di alimenti che spingono il nostro pH del corpo verso
l’ alcalinità si hanno effetti benefici per il nostro corpo, e minore possibilità di sviluppare un tumore.
Tuberi, radici, crucifere, cetrioli, mele, sedano, uva e limoni sono tra i cibi alcalini.
Cucina «liberal veg»: i vegetariani liberali, coloro che, mangiano carne, ma che sia di qualità, biologica e certificata, comprovata da una dichiarazione dettagliata della provenienza e dei sistemi di allevamento animali.
Reducetariani: come sopra, senza abolire la carne dalla propria dieta tendono a ridurne la quantità e a controllarne la qualità.
Cucina viola: La «purple diet», si basa su mangiare tre giorni a settimana solo cibo di questo colore (mirtilli, ribes, more, fichil, prugne, radicchio, melanzane e pomodori neri) ricchi di antiossidanti.
Cucina biblica: Jordan S. Rubin, un autore di libri sulle diete, assicura di essere guarito dal morbo di Cronin evitando cibi impuri secondo la parola di Dio e comunque pregando sempre prima e dopo ogni pasto.
Dieta delle lenti blu: Inventata dai giapponesi, prevede di mangiare indossando occhiali con lenti blu. Colore che rendendo il cibo meno attraente spingerebbe a mangiare di meno.
Baby food: la preferita dalle star hollywoodiane prevede di mangiare un po’ di tutto ma sempre in forma di omogeneizzati.
Sedici vasetti al giorno.